Le relazioni degli esploratori portoghesi e il Mapa Cor-de-Rosa: proposta per una cartografia dell'immaginario africano fin-de siècle
Abstract
Questo lavoro mostra come alcuni resoconti di fine Ottocento elaborati dagli esploratori portoghesi abbiano contribuito al tentativo di realizzazione del progetto coloniale del Mapa cor-de-rosa (simulazione cartografica delle pretese di sovranità del Portogallo sui territori situati tra Angola e Mozambico), smentendo così il mito di un esploratore guidato esclusivamente da scopi scientifici e di conoscenza.
Attraverso un approccio storico e dialettico si è cercato di dimostrare come il dato scientifico non sia la causa determinante di queste pubblicazioni, alle quali i critici letterari hanno sempre mostrato poco interesse proprio a causa della loro presunta “scientificità”, definendole al più come paraletteratura.
L’analisi di questi testi, nella comparazione con i diversi generi letterari dai quali attingono gli esploratori, oltre a testimoniare il perdurare di coordinate mentali “positivistiche” che inducono a una rinnovata assunzione dell’Altro e dell’Altrove come involuti antecedenti logico-storici del Sé occidentale, rivela al contrario la presenza di un alto tasso di letterarietà che li rende, anche per il loro valore perlocutivo, del tutto simili a romanzi d’avventura piuttosto che a trattati scientifico-accademici. [a cura dell'autore]