Video-Design: progettare lo spazio con il video
Abstract
Il progetto di ricerca di cui questo testo rappresenta un primo, paparziale punto fermo, è consistito principalmente nel rilevare e nel descrivere in che modo il videodesign, prima ancora che un corollario di competenze tecniche e progettuali, costituisce una particolare disposizione nei confronti del visualscape contemporaneo, una pratica dello sguardo in grado di seguire i filamenti ibridi che si intrecciano in ogni oggetto audiovisivo. L'obiettivo generale della ricerca è stato quello di utilizzare la speculazione sul design del video per delineare una serie di forme simboliche che mettano in forma una peculiare tipologia di sguardo. La visione messa in forma dal cinema aderisce ai canoni tradizionalmente attribuiti alla prospettiva rinascimentale, con la sua concezione vettoriale dello sguardo, conformemente alla teoria di Ervin Panfosky, che vede nella prospettiva lineare la forma simbolica dell'area moderna. Il tipo di sguardo proposto invece dai video-oggetti è, non più vettoriale, ma sintetico. Uno sguardo che non riduce a sintesi, ma resta paratattico. Inoltre si è cercato di far emergere dalla presente analisi la gamma di forme simboliche sottese alla forma-video, attraverso un escursus storico(nel primo capitolo) e puntate mirate sul contemporaneo , specialmente quelle forme audiovisive non ancora precisamente catalogabili, ma che si mostrano come forma ibrida tra video e spazio (i capitoli su motion picture, ambienti sensibili-interattivi, suond sculptures e live-media).