I luoghi del mare: storia e interventi di recupero dei waterfront. L'esperienza di Salerno nel panorama europeo
Abstract
La crisi industriale degli anni ’80 ha comportato la dismissione di molte aree portuali e
industriali e il conseguente abbandono di numerose zone sul litorale.
Per molte città, persa ogni speranza di espansione industriale, e’ divenuta sempre più
urgente ed attuale l’esigenza di interventi di recupero e trasformazione tesi alla
riappropriazione di questi ambiti, prima negati o inaccessibili a causa della presenza delle
installazioni portuali.
Il tema della riqualificazione del waterfront ha assunto, nel corso degli ultimi decenni, un
ruolo fondamentale nei processi di rigenerazione urbana e ha stimolato l’apertura di una
nuova stagione di riflessione anche sulla città in generale.
Il fronte mare non è più una semplice linea di demarcazione e ha smesso di essere una
passeggiata attrezzata di ottocentesca memoria. Esso si configura come un fulcro intorno a cui
ruota lo sviluppo urbano alla ricerca di nuove identità e centralità alternative. Talvolta si pone
come vero e proprio “motore” in grado di innescare processi di rinnovamento che
coinvolgono l’intero contesto urbano. Processi che, al di là della riqualificazione fisica dei
luoghi, promuovono dinamiche rigenerative di ampio respiro e differente natura - economica,
sociale, culturale, etc….-.
Il presente lavoro di ricerca si inserisce, quindi, all’interno di un dibattito di grande
attualità, proponendo una riflessione sul rapporto tra la città e il mare dall’antichità ai giorni
nostri. L’esame di tendenze generali e lo studio di casi emblematici europei (Barcellona e
Bilbao, in particolare) e di una realtà nostrana (Salerno), confluiscono in una dettagliata
analisi critico-comparativa finale che tenta di ricondurre il caso particolare di Salerno
all’interno di un dibattito più ampio che supera il ristretto ambito locale e propone una
riflessione sulle attuali tendenze di waterfront regeneration.
Le analisi e le valutazioni proposte portano, infine, all’individuazione di linee guida e
criteri ottimali da cui discende la definizione sintetica di quelle che possono essere
considerate, a nostro avviso, le “chiavi” indispensabili ed imprescindibili per un approccio
progettuale corretto e sostenibile per il recupero urbano di aree a contatto con l’acqua. [a cura dell'autore]