Tra utilitas, distributio e perpetuitas: l'impiego del tufo giallo napoletano nell'edilizia pompeiana
Abstract
Questo lavoro di ricerca ha preso avvio con l'obbiettivo di studiare l'impiego e la distribuzione del Tufo Giallo Napoletano (TGN) all'interno del territorio campano del Golfo di Napoli. Il TGN, prodotto vulcanico dell'eruzione dei Campi Flegrei di circa 15 mila anni fa, è sicuramente il materiale da costruzione maggiormente usato nella zona dei Campi Flegrei (Baia, Cuma, Miseno e Pozzuoli) e nel napoletano, comprensori nel quale si trovano gli affioramenti da cui è possibile estrarre questo litotipo. In queste aree il suo impiego su larga scala e su lungo tempo è accertato ed è principalmente dovuto alla sua facilità di lavorazione, condizione che semplifica le pratiche di cantiere dall'estrazione alla messa in opera.
L'alto numero delle evidenze archeologiche, soprattutto per l'area flegrea, e l'identificazione a Pompei, dopo un primo survey, di molte strutture che potevano essere l'oggetto di questo studio, hanno portato ad un ridimensionamento necessario dell'ambito di analisi. Per questo motivo si è scelto di concentrare maggiormente l'attenzione sulla città di Pompei, come caso studio in cui il TGN non è un materiale costruttivo locale e dunque è legato a tutta una serie di problematiche e aspetti, a livello costruttivo ed economico, che si discostano da quelli della zona dei Campi Flegrei, e che risultano essere di più complessa interpretazione, restituendo però al contempo riscontri di grande interesse.
Fin dall'età repubblicana il tufo in senso lato, è stato oggetto di interesse da parte degli autori antichi, che ne hanno sottolineato i pregi, ma anche i difetti, legati soprattutto alla sua conservazione o alla tenuta statica delle strutture costruite in questo materiale. Dunque, l'idea che un litotipo con queste proprietà fisico meccaniche venisse esportato e utilizzato in un'area dove vi erano altri materiali da costruzione, ha sempre sollevato molte perplessità e questo studio ha come scopo anche quello di poterle chiarire, almeno per quanto concerne i casi studio trattati... [a cura dell'autore]