Contes et nouvelles d’Émile Zola. Une lecture sociologique
Abstract
Émile Zola started to write short stories at the beginning of his carrier. The image of the pioneer of Naturalism has always obscured this minor part of his literary production, which was regarded as a mere genetic support of his primary works. Nevertheless, Zola wrote short fiction throughout his entire literary and journalistic career and this rich ensemble of texts must not be considered as a minor and futile part of his artistic production, since it also offers new and enlightening elements. By reading the works of Zola “conteur” through the prism of literary sociology, we can not only realize how much the short stories have contributed to the authorship of the writer, but also observe the evolution of Zola’s artistic and literary ideas from a different point of view. These texts, which combine a literary and journalistic nature, allow us to better indentify the effects of médiatisation on Zola’s works, to observe the intimate dialectic between literary discourse and journalistic precepts, and finally they allow us to understand the development of the writer’s positioning in the field. The sociologic analysis of this corpus allows us to interpret the many authorial postures and the strategies that the writer adopted during his career. Through the reading of short stories, a real literary trajectory is outlined, which indicates the different steps of Zola’s progress in the media and literary field during the time. Placing themselves at the crossroads between literature and journalism, these texts redesign the ensemble of the Zola’s literary path and produce a new image of the writer. [edited by Author] Émile Zola ha composto racconti e novelle sin dall’inizio della sua carriera. L’immagine che
abbiamo del caposcuola del naturalismo o dell’intellettuale ha da sempre oscurato questa
parte detta minore della sua produzione, considerata perlopiù mero supporto genetico per
l’esegesi delle opere principali. Tuttavia, questo ricco insieme di testi che accompagna lo
scrittore per gran parte della sua carriera sia giornalistica che letteraria, lungi dall’essere una
sezione minore o futile della sua produzione artistica, offre invece degli elementi del tutto
nuovi e illuminanti. Rileggere il percorso di Zola “conteur” attraverso il prisma della
sociologia letteraria permette non soltanto di riconoscere quanto i testi brevi abbiano
contribuito alla costruzione dell’autorialità dello scrittore, ma anche di osservare da un
nuovo punto di vista l’evoluzione dell’arte e delle concezioni letterarie di Zola. Questi testi,
prodotti dall’unione delle matrici letteraria e giornalistica, permettono di circoscrivere
meglio gli effetti che lo sviluppo della stampa periodica e la médiatisation hanno sulla
scrittura zoliana, di osservare l’intima dialettica che si instaura tra il discorso letterario e i
dettami del giornalismo, di comprendere lo sviluppo del posizionamento dello scrittore nel
campo. L’analisi sociologica di questo corpus permette di decifrare le molteplici posture
autoriali e le strategie adottate dallo scrittore durante la sua carriera. Attraverso la lettura di
racconti e novelle viene a delinearsi una vera e propria traiettoria autoriale che indica le varie
tappe dell’avanzamento di Zola nel campo mediatico e letterario del tempo. Grazie a questi
testi, situati proprio al punto di incontro tra stampa e letteratura, prende forma l’insieme del
percorso autoriale dello scrittore e viene alla luce una nuova immagine di Zola. [a cura dell'Autore]