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dc.contributor.authorMinichini, Rosario
dc.date.accessioned2023-06-20T13:24:47Z
dc.date.available2023-06-20T13:24:47Z
dc.date.issued2022-01-12
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/6606
dc.identifier.urihttp://dx.doi.org/10.14273/unisa-4670
dc.description2018 - 2019it_IT
dc.description.abstractLa prima legislazione italiana in materia urbanistica risale al 1939 (legge n. 1497) inerente alla "Protezione delle bellezze naturali" e, per quanto più specificamente interessa la "perequazione urbanistica"che è l'argomento in discussione, ai 1942 (legge n. 1150/1942 come integrata dalla legge n. 765/1967). Per i dettami della legislazione da ultimo richiamata l'uso e la presupposta conformazione del territorio è attività amministrativa autorizzativa e di pianificazione territoriale di circoscrizione comunale e di competenza di ciascun Comune, pianificazione scaturente da un sistema a "cascata" al quale partecipano con non diretta incisività lo Stato che è deputato a dettare la legislazione di principio e la Regione influendo sulle scelte dei Comuni sia dettando i principi informatori della pianificazione urbanistica sia concretamente approvando le scelte pianificatone comunali (è concetto acquisito, infatti, che la deliberazione comunale di adozione del PUC è atto complesso perché necessita dell'approvazione dell'ente Regione). La ragione dell'istituto della "perequazione urbanistica" prende vita dal fatto che la pianificazione urbanistica, imponendo l'uso degli spazi territoriali pubblici e privati secondo scelte che in tesi sono volte al miglioramento dell'assetto urbanistico ed ambientale del territorio nell'interesse della collettività, nella quasi generalità dei casi, viene a costituire una fortunosa manna per i proprietari che vedono i propri terreni grandemente valorizzati per le previsioni di realizzabilità negli stessi di opere di urbanizzazione e di aumentate possibilità edificatorie, mentre al contrario, la medesima pianificazione viene ad arrecare ad altri soggetti rilevanti sacrifici perché i beni di questi ultimi vengono necessitatamente e autoritativamente asserviti all'interesse generale della collettività, e ciò nelle medesime zone territoriali o nelle attiguità. .. [abstract a cura dell'Autore]it_IT
dc.description.abstracthè fìrst Italian urban planning legislation dates back 1939 (Legge n. 1497), conceming thè protection of naturai beaty and more specifìcally “ urban equalisation” which represent thè subject of thè discussion, since 1942 (legge n. 1150/1942 integrated withthe Lawn. 765/1967). Thè law n. 765/1967 says that thè use and thè supposed conformation of thè territory is an administrative activity that give thè authorization and, conceming urban planning, it is on municipality's responsibility. It is derived by a “cascading” System in which there is thè State’s partecipation (who has to make thè principals of law) and thè Regions, that has its influence in order to thè municipality’s decision. This kind of activity is making creating principals in urban planning and, also, approving thè municipality urban plannig choises (it’s known that thè municipal’s decision corceming thè adoption of thè PUC is a complex act because it required to be approved by thè Regions). Thè importance of urban equalisation is concemig thè positive impact that it has for thè land owners which obtein positive forecasts to carry out urbanization works and to increase thè possibility to build. However, thè same urban plannification has a negative impact for other people because their properties are often sacrified for thè generai interests of thè collectivity without possibility to avoid it. All this because thè urban equalisation impose to use thè public and private spaces for an improvement of thè environment and urban territories on thè interest of thè community. Also, thè administration justice (for exemple: Cons. di Stato - sez.IV n.367/1984) has always stated that unequity treatment between different areas individuated by thè PUC is properly inside thè urban planning and that thè resulting inequality which coming out from it is justified by thè characteristics of thè zone which makes it more or less suitable for thè pursuit of social purposes. .. [edited by Author]it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherUniversita degli studi di Salernoit_IT
dc.subjectPerequazioneit_IT
dc.titleLa perequazione urbanisticait_IT
dc.typeDoctoral Thesisit_IT
dc.subject.miurIUS/10 DIRITTO AMMINISTRATIVOit_IT
dc.contributor.coordinatorePreterossi, Geminelloit_IT
dc.description.cicloXXXII cicloit_IT
dc.contributor.tutorPerongini, Sergioit_IT
dc.identifier.DipartimentoGiuspubblicisticoit_IT
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