L’espansione del gioco pubblico in Italia in età contemporanea.
Abstract
L’incertezza e la non prevedibilità del futuro sono regole del gioco della vita, ma il
sogno di poter superare questi vincoli ha sempre accompagnato lo sforzo e la fatica
dell’uomo nel suo impegno con la realtà; invocare la dea Fortuna per vincere questa
sfida non è mai stato segnale di debolezza. Oggi, però, questo sogno ha nuovi
simboli, nuovi sacerdoti, nuovi templi, e soprattutto ha uno strumento magico: il
denaro, da vincere con il “colpo grosso”.
Montagne di soldi che arrivano senza fatica, ma grazie a pura fortuna, risolvendo
automaticamente tutti i problemi della quotidianità.
Per questo ci sono offerti in abbondanza vecchi e nuovi riti: lotterie, giochi
televisivi, sale Bingo, casinò reali e virtuali e tutto il vecchio e nuovo mondo della
“scommessa”, sui numeri, sul calcio, sui cavalli, su qualunque cosa si possa rischiare.
Così si assommano due grandi sogni: la voglia di “vincere il futuro” senza più fatica,
senza più impegno, attraverso i “soldi facili”, e insieme il brivido del successo.
Ma c’è chi, sognando, si ammala di gioco, al punto che non ne può più fare a meno,
e si accanisce, perdendo anche il senso e il gusto del sogno, schiavo di un rischio in
cui si può solo perdere.
In tal modo il gioco patologico, così come altre dipendenze, può diventare
disastroso non solo per la persona, ma per tutta la famiglia; non solo
economicamente, ma anche per l’identità della persona.
Il gioco d’azzardo oltre che essere un evento di elevate proporzioni economiche,
esprime anche l’attrazione esercitata sull’uomo dalla casualità e dal rischio.
La prima parte della ricerca tratta le teorie che hanno analizzato il concetto di
“rischio” nella società postmoderna, quale componente fondamentale e che evince
dall’incertezza della stessa società, ponendo l’accento su due elementi propri del
concetto di “rischio”, sulla sua inevitabilità e sul fattore culturale in esso presente.
In particolare oggetto di analisi sono stati gli studi di Zygmunt Bauman che per
primo ha infuso il concetto di “rischio” con le dinamiche dell’azzardo. Egli nella sua
opera “La società dell’incertezza”1 delinea il profilo del giocatore d’azzardo,
descrivendo la sua personalità come “ridefinita”, “spersonalizzata” e “identificata”
attraverso gli elementi propri all’attività del gioco. Bauman sottolinea, soprattutto,
l’elemento del tempo trascorso a giocare, un tempo che definisce “finito”.
La seconda parte di questo lavoro sarà dedicata al gioco d’azzardo nelle sue
caratteristiche antropologiche e culturali. Si evidenzierà l’elemento sociale del gioco,
soprattutto del gioco del Lotto, come formula partecipe della realtà, creatrice di
elementi di essa. Il gioco verrà raccontato attraverso le sue condizioni e le sue regole,
mediante il linguaggio della comunità dei giocatori e alcuni imperativi dell’attività
ludica quali la “sfida con le sorte” e la “competizione con le fortuna”. [a cura dell'Autore] Uncertainty and unpredictability of the future are the rules of the game of life, but
the dream of being able to overcome these constraints has always accompanied man’
s effort and fatigue in his commitment to reality; invoking the goddess Fortuna to
overcome this challenge has never been considered a sign of weakness. Today,
however, this dream has new symbols, new priests, new temples and above all il has
a magical tool: money, to be won with the “ big shot ”.
Mountains of money that arrive without effort, but thanks to pure luck,
automatically solving all the problems of everyday life.
For this reason old and new rituals are offered in abundance: lotteries, television
games, Bingo halls, real and virtual casinos and all the old and new world of “ bets “,
on numbers, on football, on horses, on whatever one can to risk.
Thus two great dreams add up: “the desire to win the future ” without any more
effort, without any more commitment through “easy money” together with the trill of
success.
But there are those who, dreaming, get sick of gambling to the point that they can’t
do without it, and they persist, even losing the sense and the taste of the dream, a
slave to a risk in which one can only lose.
In this way pathological gambling, as well as other addictions, can become disastrous
not only for the person but for the whole family; not only economically but also for
the identity of the person himself.
Gambling as well as being an event of high economic proportions also expresses the
attraction exerted on man by chance an risk.
The first part of the research deals with the theories that have analyzed the concept of
“risk” in post-modern society as a fundamental by emphasizing two elements of the
concept of “risk” its inevitability and on the cultural factor present in it.
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In particular the subject of analysis were the studies of Zygmunt Bauman who was
the first to infuse the concept of “risk” with the dynamics of chance. In his work “
The society of Uncertainty” he outlines the profile of the gambler by describing his
personality as “redefined”, “depersonalized” and “ identified” through the elements
proper to the gambling activity. Above all, Bauman emphasizes the element of time
spent playing, a time he defines as “finished”.
The second part of this work will be dedicated to gambling in its anthropological
and cultural characteristics. The social element of the game will be highlighted,
especially the Lotto game, as a formula that participates in reality, creating elements
of it. The game will be told through its conditions and its rules, through the language
of players and some imperatives of ludic activity such us the “ challenge with fate”
and the “ competition with luck”. [edited by Author]