Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/1782
Autore: Pontrandolfo, Angela
Santoriello, Alfonso
Abstract: La ricerca propone un’analisi delle dinamiche di popolamento che hanno caratterizzato la parte di territorio compresa all’interno dei confini comunali di Calatafimi-Segesta tra il VII ed il II secolo a.C., attraverso una revisione critica dei dati del survey condotto dall'Università di Siena negli anni 1995-1997, finalizzato alla redazione di una Carta archeologica del Comune. La scelta del termine cronologico più antico è dovuta al fatto che le prime tracce materiali di una pianificazione dello spazio cultuale, e forse anche abitativo, sul Monte Barbaro, sede in età classica dell'abitato indigeno di Segesta, risalgono all'ultimo quarto del VII secolo a.C. Nel corso dell'età ellenistica si assiste ad una profonda trasformazione del paesaggio segestano, con la fitta occupazione stabile delle campagne. Alla fine del II secolo a.C. una netta cesura è evidente nella complessa ristrutturazione urbanistica della città di Segesta e nelle forme monumentali di alcune aree cultuali nel territorio circostante, espressioni del potere politico e della ricchezza della classe dirigente locale. [a cura dell'autore]
Descrizione: 2012 - 2013
È visualizzato nelle collezioni:Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico-artistica e dei sistemi territoriali

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