Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/5404
Abstract: L’autore riflette sulla poetica di Giorgio Bassani, una «poetica in cui la parola è essenziale ma non può essere dissociata dai diversi dispositivi su cui riposa» mentre «il cinema (ma come esso anche la fotografia e la pittura), forniscono una metafora e un’illustrazione particolarmente efficace di una tale concezione dell’io profondo che è ineffabile.
È visualizzato nelle collezioni:Sinestesie. 2020... XX. Numero speciale. Fotogrammi a parole

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