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http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/5867
Abstract: | Federico Tiezzi offre una testimonianza sulla collaborazione con Edoardo Sanguineti per l’allestimento del travestimento dantesco “Commedia dell’Inferno”, dove l’inferno è visto «come un’installazione che si svela man mano» e viene mostrato per quello che è, «un meccanismo» o, per citare Dante (If xviii, 6), un «ordigno». Ne nasce una riflessione complessiva sulla drammaturgia sanguinetiana tesa a ritrarre «la grande macchina del linguaggio che ci ricade addosso» perché attraverso il travestimento, continua Tiezzi, è possibile «riuscire a percepire la filigrana del mondo, del nostro mondo, del teatro». |
È visualizzato nelle collezioni: | Sinestesie. 2021. XXI. Ritratto/i di Sanguineti 1930-2021/20 |
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Sinestesie, XXI(2021) 385-387.pdf | Sinestesie, XXI(2021): 385-387 | 4,65 MB | Adobe PDF | Visualizza/apri |
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