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dc.contributor.authorZambrano, Valentina-
dc.date.accessioned2024-01-12T13:50:59Z-
dc.date.available2024-01-12T13:50:59Z-
dc.date.issued2023-
dc.identifier.citationZambrano, V. "Le vittime di mutilazioni genitali femminili tra riconoscimento dello status di rifugiato e (discutibile) giurisprudenza europea sui rimpatri". Freedom, Security & Justice: European Legal Studies 2 (2023): 121-145it_IT
dc.identifier.issn2532-2079it_IT
dc.identifier.urihttp://www.fsjeurostudies.eu/files/FSJ.2.2023.7.ZAMBRANO.pdfit_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/6931-
dc.identifier.urihttp://dx.doi.org/10.14273/unisa-4989-
dc.description.abstractFemale genital mutilation constitutes a serious violation of individual rights due to the persisting physical and psychological consequences that it entails. In the last few decades, the phenomenon has come to prominence in relation to the issue of granting international protection to its victims. The paper will highlight the legal elements that make it possible for female genital mutilation to be included among the reasons for granting refugee status, basing this exam on the main international legal acts and some recent national rulings in this field. This framework will be compared with European and national jurisprudence concerning any existing limits on the expulsion of women who have suffered (or are at risk of being subjected to) female genital mutilation, in order to highlight the positive elements but also the critical ones and to underline possible evolutions.it_IT
dc.description.abstractLa pratica delle mutilazioni genitali femminili costituisce una grave violazione dei diritti individuali a causa delle perduranti conseguenze fisiche e psicologiche che comportano. Ciò ha fatto sì che il fenomeno venisse in rilievo anche in relazione alla questione dell’attribuzione della protezione internazionale. Nel presente contributo, si tenderà a evidenziare quali siano gli elementi che permettono di inquadrare le mutilazioni genitali tra le ipotesi per cui è possibile accordare lo status di rifugiato, conducendo tale disamina anche alla luce dei principali atti internazionali e della giurisprudenza nazionale in materia. Se ne ricaverà un quadro normativo che verrà confrontato con la più significativa giurisprudenza interna ed europea in materia di espulsione di donne oggetto (o che rischiano di essere oggetto) di mutilazioni genitali al fine di metterne in evidenza gli elementi positivi ma anche quelli critici e di sottolineare possibili evoluzioni.it_IT
dc.format.extentP. 121-145it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.rightsCC BY SAit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.subjectRefugee statusit_IT
dc.subjectFemale genital mutilationit_IT
dc.subjectSocial groupit_IT
dc.subjectDiscriminationit_IT
dc.subjectExpulsionit_IT
dc.titleLe vittime di mutilazioni genitali femminili tra riconoscimento dello status di rifugiato e (discutibile) giurisprudenza europea sui rimpatriit_IT
dc.typeJournal Articleit_IT
dc.relation.ispartofjournalFreedom, Security & Justice: European Legal Studiesit_IT
dc.identifier.doi10.26321/V.ZAMBRANO.02.2023.07it_IT
È visualizzato nelle collezioni:Freedom, Security & Justice: European Legal Studies (2023), n.2

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