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http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7671
Titolo: | La collezione si fa pagina. Le farfalle di Gozzano e i licheni di Sbarbaro |
Autore: | Colombo, Roberta |
Parole chiave: | Guido Gozzano;Camillo Sbarbaro;Collezione;Modernità letteraria;Collection;Literary modernity |
Data: | 2024 |
Editore: | Avellino : Associazione culturale Internazionale Sinestesie |
Citazione: | Colombo, Roberta. "La collezione si fa pagina. Le farfalle di Gozzano e i licheni di Sbarbaro", Sinestesieonline, A. 13, no. 41 (Gennaio 2024): 2-18 |
Abstract: | Tra l’estate del 1908 e l’inizio del 1912 Guido Gozzano si dedica alla stesura di un poemetto rimasto incompiuto, Le Farfalle, che esprime in versi la sua passione collezionistica e più specificatamente entomologica. Poco tempo dopo, nel 1914, Camillo Sbarbaro pubblica i componimenti di Pianissimo, dove compaiono le prime tracce di uno studio scientifico che si unisce anche in questo caso all’impulso per la raccolta, innervando a sprazzi l’intera produzione del poeta: a interessare Sbarbaro sono i licheni, organismi «incospicui», «negletti», eppure caratterizzati da un polimorfismo tenace, pari a quello delle farfalle. Ciò che qui si vuole dimostrare è come la collezione, intesa a mo’ di sistema organizzativo degli elementi della realtà, plasmi temi e strutture formali della poesia di entrambi gli autori. La collezione diventa un modello conoscitivo con cui esplorare il reale nella sua totalità, almeno potenziale, attraverso i sin goli esemplari selezionati, che assumono la por tata di simboli universali. Between the summer of 1908 and the beginning of 1912 Guido Gozzano worked on an unfinished short poem, Le Farfalle, which expresses in verse his passion for collecting and for entomology. Shortly after, in 1914, Camillo Sbarbaro published Pianissimo, where the first traces of scientific study are combined with the impulse for collection, innervating the entire production of the poet: Sbarbaro is interested in lichens, «inconspicuous», «neglected» organisms, yet characterized by a tenacious polymorphism, equal to that of butterflies. What we want to demonstrate here is how the collection, as an organizational system of the elements of reality, shapes themes and formal structures of the authors’ poetry. The collection becomes an epistemological method to explore reality in its totality, at least potential, through the individual selected specimens. These elements take on the significance of universal symbols. |
URI: | https://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2024/01/13_Colombo_Sinestesieonline41.pdf http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7671 |
ISSN: | 2280-6849 |
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