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Titolo: AIPH 71 – Archivi e Public History
Autore: Gioli, Antonella
Valacchi, Federico
Damiani, Concetta
Di Marcantonio, Giorgia
Casati, Stefano
Viazzi, Federica
Pecci, Anna Maria
Parole chiave: Documentazioni materiali e strutture di comunicazione diffusa;Digital Public History
Data: 2019
Editore: AIPH - Associazione Italiana di Public History
Citazione: Antonella Gioli, “AIPH 71 – Archivi e Public History” in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 359-363
Abstract: Temi centrali del panel, i rapporti tra archivistica, rivoluzione digitale, Public History e narrazione storica partecipata necessari a delineare innanzitutto la fisionomia della nascente public archival science. Il fantasma dell’archivistica si aggira tra i vecchi scaffali oggetto di pesanti avances digitali mentre nell’etere e nelle pance di nuvole sempre più dense e capienti vanno diluendosi complessi di documenti sempre più lontani da rassicuranti sedimentazioni vincolate. L’archivistica, anzi le archivistiche, sono in crisi. Di identità? Di crescita? Di consunzione? (Valacchi). Eppure, se davvero un giorno un archivio decidesse di raccontarsi, come nel caso dell'archivio storico del Banco di Napoli, il risultato sarebbe Il Cartastorie, Museo nato dalla volontà di tradurre la specifica visione archivistica in un modello di comunicazione e diffusione su scala più ampia (Damiani, Di Marcantonio) e se si trattasse di un archivio o di una collezione digitale, ricorrerebbe a strategie in grado di fornire molteplici vie d’accesso alle risorse e contemporaneamente una diversificazione delle esperienze informative come nel caso degli Acta Eruditorum, periodico che dal 1682 al 1782 informò intellettuali e studiosi europei sulle ultime scoperte scientifiche e novità letterarie, posto al centro di un progetto di digitalizzazione, pubblicazione e valorizzazione ad opera del Museo Galileo e della Fondazione BEIC di Milano (Casati, Viazzi). Un modo di aprirsi al pubblico diventato partecipativo nell'esperienza dell'Associazione Passages, impegnata nel progetto COMMONS. Patrimoni in comune, storie condivise che ha avuto il fine di attivare un processo di audience engagement, ampliando i bacini di utenza e raggiungendo nuovi pubblici tramite il coinvolgimento diretto di operatrici/operatori culturali e della “comunità” del territorio torinese, per sperimentare forme partecipative di narrazione e interrogarsi su mediazione e accessibilità culturali, interpretazione e condivisione di autorità (Pecci).
Descrizione: A. Gioli, “AIPH 71 – Archivi e Public History”; “Oltre l’archivistica. Elementi per la definizione di una public archival science” (F. Valacchi); “Archivistica e Public History. E se un giorno un archivio si narrasse: mediazioni e contaminazioni ne Il cartastorie” (C. Damiani, G. Di Marcantonio); “Gli Acta Eruditorium come esempio di valorizzazione di una collezione digitale” (S. Casati, F. Viazzi); “COMMONS: archivi storici e narrazioni partecipative” (A. M. Pecci) in Metti la storia al lavoro! Seconda conferenza italiana di Public History, Pisa, 11-15 giugno 2018, AIPH Associazione Italiana di Public History, 2019, pp. 359-363
URI: https://aiph.hypotheses.org/7389
http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8488
ISBN: 978889441081
È visualizzato nelle collezioni:Conferenze AIPH. Book of abstract / AIPH Conferences. Book of abstracts

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