Lotta all'eresia e anti-necessitarismo nel pensiero di Moneta da Cremona
Abstract
Questo lavoro si propone di analizzare la figura e il pensiero dell’inquisitore Moneta da Cremona, autore del trattato anti-ereticale Adversus catharos et valdenses. L’opera, composta in cinque libri, intende esaminare dettagliatamente la dottrina catara, confutandone ogni singola tesi. L’autore, maestro delle arti a Bologna prima di entrare nell’Ordine domenicano. L’opera è considerata dagli studiosi una delle più importanti fonti per la conoscenza dell’eresia catara. All’interno del trattato sono inoltre presenti tre trattazioni a carattere specificamente filosofico che prendono in esame il problema dell’immortalità dell’anima, dell’eternità del mondo e del necessitarismo. Analizzando le fonti utilizzate da Moneta, sono stati riscontrati numerosi parallelismi con le opere di Guglielmo d’Auvergne e di Maimonide. Il domenicano si configura quindi come una tappa fondamentale per la storia del pensiero. L’opera risulta interamente volta a contrastare il necessitarismo: l’obiettivo polemico è sicuramente l’avicennismo. Emerge però come siano presenti forti elementi di necessitarismo all’interno dell’elaborazione dottrinale catara, in particolare nel Liber de duobus principiis. [a cura dell'autore]