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dc.contributor.authorForlano, Immacolata
dc.date.accessioned2012-02-01T09:20:03Z
dc.date.available2012-02-01T09:20:03Z
dc.date.issued2011-03-29
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/10556/236
dc.description2009 - 2010en_US
dc.description.abstractLa tesi di dottorato di ricerca “Testi e Linguaggi nelle Letterature dell’Europa e delle Americhe” è in letteratura ispano-americana ed è divisa in tre capitoli: Nel primo capitolo dal titolo Mito, storia e letteratura nella Mesoamerica, ho analizzato i fenomeni culturali che si sono succeduti in quell’area in tempi preispanici, soffermandomi in seguito sull’incontro/scontro tra Europa e America nel periodo della conquista e concludendo con un’analisi dei processi storico-culturali messicani fino ai giorni nostri. Il secondo capitolo, La letteratura “indipendente”, è uno studio sulla letteratura ispano-americana contemporanea, in particolare sull’indigenismo, sul realismo magico, sulla nueva novela hispanoamericana e sui loro principali rappresentati in tutta l’America Latina ma soprattutto in Messico. Nell’ultima parte ho introdotto lo scrittore messicano Carlos Fuentes, esaminando il suo rapporto con la nueva novela hispanoamericana, anche titolo di un suo saggio nel quale analizza i cambiamenti avvenuti nel romanzo del ‘900 in America Latina. Il terzo e ultimo capitolo, dal titolo Carlos Fuentes e i miti preispanici, è il capitolo centrale verso il quale tendono i primi due: dopo aver analizzato le idee dello scrittore messicano sulle funzioni della letteratura e sull’importanza del mito precolombiano come espressione della cultura messicana, ho focalizzato la mia attenzione sulla presenza della cosmovisione indigena nella sua narrativa – romanzi e racconti ambientati sia in epoche passate, a partire dalla conquista, sia nella contemporaneità – con particolare riguardo al rapporto tra mito e storia, presente soprattutto nel grande romanzo Terra Nostra. Ho messo in luce quella che mi è sembrata la caratteristica della sua scrittura e una novità nel panorama letterario messicano e, più in generale, ispanoamericano: aver sdoganato la cosmogonia indigena dall’ambito della “alterità” temporale (il passato precolombiano) e geografico-sociale (ambienti extraurbani, mondo rurale): nei romanzi e racconti di Fuentes è proprio nella modernità urbana e colta che si manifestano fenomeni direttamente legati al mondo indigeno, quasi un ultimo, disperato tentativo di affermare una identità meticcia, profondamente minacciata dal globalizzato e globalizzante imperialismo culturale ed economico europeo e statunitense. Ho tentato, quindi, di creare un sistema di sinergie tra le sue opere creative e saggistiche perché attraverso tutti i generi letterari, secondo lo scrittore, è possibile riempire i vuoti della storia. Per Fuentes infatti la letteratura è «la forma potencial donde tiempos y espacios se dan cita imaginaria, se conocen y se recrean. Variedad de tiempos […]; variedad de espacios […]; variedad de culturas […]; y variedad de lenguajes para representar la variedad misma de tiempos, espacios y culturas». [a cura dell'autore]en_US
dc.language.isoiten_US
dc.publisherUniversita degli studi di Salernoen_US
dc.subjectIndigenismoen_US
dc.subjectRealismo magicoen_US
dc.subjectFuentes, Carlosen_US
dc.subjectMesoamerica ispanicaen_US
dc.titleMito e storia nella letteratura mesoamericana: Carlos Fuentesen_US
dc.typeDoctoral Thesisen_US
dc.subject.miurL-LIN/06 LINGUA E LETTERATURE ISPANO-AMERICANEen_US
dc.contributor.coordinatoreLaserra, Annamariaen_US
dc.description.cicloIX n.s.en_US
dc.contributor.tutorGrillo, Rosa Mariaen_US
dc.identifier.DipartimentoStudi Linguistici e Letterarien_US
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