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Comunicazione didattica e mediazione educativa. La generazione creativa della conoscenza
dc.contributor.author | Tedesco, Ines | |
dc.date.accessioned | 2012-04-24T08:46:13Z | |
dc.date.available | 2012-04-24T08:46:13Z | |
dc.date.issued | 2011-05-02 | |
dc.identifier.uri | http://hdl.handle.net/10556/256 | |
dc.description | 2009 - 2010 | en_US |
dc.description.abstract | Il mio programma di ricerca intraprende un'analisi approfondita dell'educazione cognitiva e del Metodo Feuerstein, attraverso una fitta rete di contributi interdisciplinari, per comprenderne le logiche sottese e verificarne la praticabilità. Durante il primo anno di ricerca, ho svolto un'approfondita analisi bibliografica, allo scopo di delineare la matrice teorico-scientifica del progetto. Per tale ragione, ho seguito un corso di formazione al Metodo Feuerstein per l'applicazione del Programma di Arricchimento Sirutturaie di I livello, presso il Centro per l'Apprendimento Mediato di Rimini, patrocinato dall'Inlernalional Center for the Enhancement of Learning Potential di Israele. Durante il corso, ho avuto modo di approfondire le metodologie e gli strumenti del PAS, al fine di impostare correttamente il mio programma di ricerca. Reuven Feuerstein è una delle figure più importanti nello scenario contemporaneo delle scienze dell'educazione e della psicologia cognitiva. La sua prospettiva teorica, definita Interazionismo Sociale, si inquadra all'interno del cognitivismo, del costruttivismo e della psicologia umanistica. Il Metodo si caratterizza come uno dei primi approcci metacognitivi apparsi in ambito educativo e riabilitativo ed è attualmente sperimentato in tutte quelle situazioni in cui è necessario potenziare le risorse umane, come il campo educativo, aziendale e riabilitativo. Le teorie di Feuerstein sono contraddistinte da una grande fiducia nella modificabilità umana e da una visione ottimistica delle situazioni di difficoltà cognitiva. Nessun individuo raggiunge mai la piena estensione delle sue potenzialità intellettive, ma può continuare ad evolversi lungo tutto l'arco della vita, a prescindere dall'età, dallo status socio-culturale e dalla natura dei suoi deficit. L'ipotesi di una mediazione educativa ideale, che accolga il soggetto all'interno di un sistema reticolare di conoscenze e competenze trasversali, si rende necessaria per deternlinare i principi regolatori di un "ambiente modificante", che coinvolga le agenzie formative e fornisca al discente un orientamento di senso. L'apprendimento nella società complessa è una modalità strutturale della vita, un investimento a lunga scadenza che implica un'attività consapevole, intenzionale e collettiva. Le esperienze scolastiche e lavorative non riguardano l'esecuzione routinaria di script comportamentali, piuttosto la gestione di una realtà mutevole e sfuggente, che richiede con impellenza nuove abilità e saperi emergenti. Tale logica impone all'individuo l'esigenza di riprogettarsi continuamente m una costante e faticosa attività di co-costruzione dialogica ed esperienziale delle conoscenze. Se la concezione de]]' apprendimento legata alla modernità è definita dalla logica lineare del rapporto causa-effetto, facilmente declinabile in termini di progettazione, programmazione, somministrazione e monitoraggio, il neoapprendimento postmodemo decreta un' appropriazione generativa di saperi in cui tutti i punti di riferimento, che attribuivano solidità al mondo e favorivano la selezione delle strategie di vita, esplodono in una moltiplicazione indiscriminata di prospettive. I recenti studi dello statista americano James J. Heckmann, premio Nobel per l'economia nel 2000 e direttore del Centre far Social Program Evaluation, hanno evidenziato come negli ultimi decenni il rapporto tra apprendimento ed esiti formativi sia profondamente mutato. Nello specifico, le sue ricerche dimostrano come i successi individuali siano maggiormente influenzati dalle esperienze sociali, piuttosto che dai risultati apprenditivi ottenuti a scuola. Il fatto che la maggior parte dell'apprendimento individuale si realizzi in contesti extra-scolastici conferma llilcora una volta l'attualità delle teorie di Lev Semenovic Vygotskij sul ruolo dell'interazione sociale nello sviluppo del pensiero del bambino... [a cura dell'autore] | en_US |
dc.language.iso | it | en_US |
dc.publisher | Universita degli studi di Salerno | en_US |
dc.subject | Metodo Feuerstein | en_US |
dc.title | Comunicazione didattica e mediazione educativa. La generazione creativa della conoscenza | en_US |
dc.type | Doctoral Thesis | en_US |
dc.subject.miur | M-PED/04 PEDAGOGIA SPERIMENTALE | en_US |
dc.contributor.coordinatore | Minichiello, Giuliano | en_US |
dc.description.ciclo | IX n.s. | en_US |
dc.contributor.tutor | Notti, Achille Maria | en_US |
dc.identifier.Dipartimento | Scienze dell'Educazione | en_US |