Show simple item record

dc.contributor.authorCoppola, Filippo
dc.date.accessioned2024-06-26T07:30:54Z
dc.date.available2024-06-26T07:30:54Z
dc.date.created2024
dc.identifier.citationCoppola F. "Il postfatto penalistico quale possibile strumento di co-gestione del rischio da Ia e di co-tutela contro l’“hate-speech” nella prospettiva europea" Iura & Legal Systems,XI.2024/2, B(5): 74-83it_IT
dc.identifier.issn2385-2445it_IT
dc.identifier.urihttps://www.rivistagiuridica.unisa.it/indexit_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7127
dc.description.abstractLo scenario sovranazionale postmoderno vedrà i diversi Paesi sempre più impegnati nella gestione dei nuovi rischi tecnologici, derivanti dall’uso dei sistemi di IA c.d. forti, e nella prevenzione e repressione del fenomeno dell’“hate speech”. Questa sensibilità è particolarmente evidente in Europa, come dimostrano i recenti AI Act e la Risoluzione del 18 gennaio 2024, con cui il Parlamento europeo ha richiesto al Consiglio di includere l'incitamento all'odio e i reati generati dall'odio tra i reati nell'elenco di cui all'articolo 83, paragrafo 1, TFUE. Con il presente lavoro si proverà ad illustrare il possibile ruolo che il postfatto controffensivo può avere, affiancandosi alla tradizionale sanzione penale, nella co-gestione del rischio da IA e nella co-tutela in extremis del bene giuridico, grazie soprattutto alla forza attrattiva in chiave ripristinatoria che le ipotesi di non punibilità sopravvenuta possono esercitare sull’autore del reatoit_IT
dc.description.abstractThe postmodern international landscape is poised to witness an escalating involvement of various Countries in navigating new technological risks stemming from the utilization of so-called strong AI systems, alongside concerted efforts in the prevention and suppression of hate speech phenomena. This discernible sensitivity finds notable manifestation within Europe, as underscored by recent legislative developments such as the AI Act and the Resolution of January 18, 2024. Through the latter, the European Parliament required the Council to incorporate incitement to hatred and hate crimes into the enumerated offenses delineated in Article 83, paragraph 1, of the Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU). The present paper endeavors to elucidate the conceivable role of post-hoc counter-offensive strategies, complementing traditional penal sanctions, in the collaborative management of AI-induced risks and the extreme safeguarding of legal interests. Central to this analysis is the potent allure, from a restorative perspective, wielded by scenarios of subsequent impunity, thereby potentially impacting the calculus of offendersit_IT
dc.format.extentP. 74-83it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.titleIl postfatto penalistico quale possibile strumento di co-gestione del rischio da Ia e di co-tutela contro l’“hate-speech” nella prospettiva europeait_IT
dc.typeJournal Articleit_IT
dc.relation.ispartofjournalIura & Legal Systemsit_IT
 Find Full text

Files in this item

Thumbnail

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record