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dc.contributor.authorPontillo, Corinne
dc.date.accessioned2024-10-10T09:40:53Z
dc.date.available2024-10-10T09:40:53Z
dc.date.issued2023
dc.identifier.citationPontillo, Corinne. "Percorsi transmediali di Lolita da Vladimir Nabokov ad Azar Nafisi", Sinestesieonline, A. 6, no. 38(Gennaio 2023): 2-15it_IT
dc.identifier.issn2280-6849it_IT
dc.identifier.urihttps://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2023/01/06_Pontillo.pdfit_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7505
dc.description.abstractA partire dal 1955, anno della sua prima pubblicazione, Lolita ha attraversato con notevole vitalità generi, media, immaginari culturali. In due delle sue configurazioni più note, la storia di colei che Humbert definisce «limpida ninfetta» prende avvio tra le pagine del romanzo di Nabokov e oltrepassa i confini del testo scritto per incarnarsi, nel 1962, nelle sequenze del film di Kubrick. Ma la figura di Lolita è stata oggetto anche di altri adattamenti cinematografici e teatrali, così come di reinterpretazioni letterarie, che ne hanno di volta in volta rimodulato i livelli semantici e metaforici. Tra gli esempi di rilettura di Lolita è possibile ricordare almeno la sceneggiatura, passaggio intermedio tra il romanzo e la pellicola di Kubrick, elaborata dallo stesso Nabokov e pubblicata nel 1974; il testo della scrittrice iraniana Azar Nafisi Leggere Lolita a Teheran, del 2003. È questo panorama ibrido che il contributo intende ripercorrere, secondo una prospettiva transmediale attraverso la quale la proposta si pone l’obiettivo di far emergere le diverse caratterizzazioni di Lolita e le peculiarità dei contesti in cui la sua storia è stata recuperata e ‘rivissuta’.it_IT
dc.description.abstractSince 1955, the year of its first publication, Lolita has crossed genres, media and cultural imagery with remarkable vitality. In two of its best-known configurations, the story of what Humbert defines as a «limpida ninfetta» begins in the pages of Nabokov’s novel and goes beyond the confines of the written text to be embodied, in 1962, in the sequences of Kubrick’s film. But the character of Lolita has also been the subject of other film and theater adaptations, as well as literary reinterpretations, which have from time to time remodeled the semantic and metaphorical levels. Among the examples of re-reading of Lolita it is possible to mention at least the screenplay, an intermediate step between the novel and Kubrick’s film, elaborated by Nabokov himself and published in 1974; the text by the Iranian writer Azar Nafisi Leggere Lolita a Tehran (2003). It is this hybrid scenario that the contribution intends to retrace, according to a transmedial perspective through which the proposal aims to bring out the different characterizations of Lolita and the peculiarities of the contexts in which its history has been recovered and ‘relived’.it_IT
dc.format.extentP. 2-15it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherAvellino : Associazione culturale Internazionale Sinestesieit_IT
dc.rightsCC BY 4.0it_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.subjectLolitait_IT
dc.subjectVladimir Nabokovit_IT
dc.subjectAzar Nafisiit_IT
dc.subjectTransmedialitàit_IT
dc.subjectSceneggiaturait_IT
dc.subjectLetteraturait_IT
dc.subjectCinemait_IT
dc.subjectTransmedialityit_IT
dc.subjectScreenplayit_IT
dc.subjectLiteratureit_IT
dc.titlePercorsi transmediali di Lolita da Vladimir Nabokov ad Azar Nafisiit_IT
dc.typeJournal Articleit_IT
dc.relation.ispartofjournalSinestesieonline. Periodico quadrimestrale di letteratura e arti della modernitàit_IT
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