Curzio Malaparte: il rovesciamento, l’indifferenziazione e il corpo nella rappresentazione distopica di Napoli
Abstract
L’autore si propone di indagare come le rappresentazioni di Napoli nelle opere di Curzio Malaparte possano essere ascritte al genere distopico, se analizzate dal punto di vista delle due caratteristiche principali del genere come vengono definite da René Girard e Northrop Frye: l’abolizione dei limiti e il rovesciamento parodico. Entrambe queste dinamiche si ritrovano nei romanzi malapartiani Kaputt e La pelle e si manifestano nell’espressione di numerose tematiche, tra cui quella fondamentale è probabilmente la descrizione del corporeo. We intend to investigate how the representations of Naples in the novels of Curzio Malaparte can be ascribed to the dystopian genre, if analyzed from the point of the two main characteristics of of the genre as defined by René Girard and Northrop Frye: undifferentiation and parodic reversal. Both of these dynamics can be found in novels as ‘Kaputt’ al ‘La Pelle? And show themselves in many themes, among which the most imprtatn is probably the descriptionof the body.