Ricordando Mario Pascale, un maestro irpino del Novecento
Abstract
L’autore traccia un profilo completo della personalità del pittore irpino del Novecento Mario Pascale, un autentico maestro del figurativismo italiano. Si evidenziano la ricchezza tematica e l’esperienza maturata riprendendo modi e apporti dei maggiori esponenti della scuola dell’Ottocento a Napoli e a contatto con i protagonisti della pittura partenopea del primo Novecento. Si riscontra nei “ritratti” e negli “autoritratti”, oltre che nelle nature morte e nei poetici paesaggi della terra irpina, la nota di maggiore distinzione stilistica dell’artista che segna con la sua originale produzione pittorica la linea di continuità della migliore tradizione napoletana, meridionale più in generale, e con la modernità del Novecento italiano. The author traces a complete profile of the personality of the twentieth-century Irpinia painter Mario Pascale, an authentic master of Italian figurativism. The thematic richness and experience gained by taking up the ways and contributions of the major exponents of the nineteenth century school in Naples and in contact with the protagonists of Neapolitan painting of the early twentieth century are highlighted. The note of his greatest stylistic distinction is marked by his original pictorial production according to the best Neapolitan tradition (more generally to southern Italy and the modernity of the Italian twentieth century). This distinction could be found in the “portraits” and “self-portraits”, as well as in the still lifes and poetic landscapes of the Irpinia area.
URI
https://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2023/02/11_Sica.pdfhttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7501