«...putre / padule d’astro inabissato». ‘Stanze’: Montale contempla la Luna
Abstract
L’articolo identifica il tu delle Stanze con la
Luna, individuando una rete di rimandi intertestuali ed evidenziando un sostrato leopardiano.
In particolare, Alla sua donna appare dedicata
anch’essa al satellite, e si avvicina per certi
aspetti alla contemplazione delle Stanze. Nel
testo leopardiano, tuttavia, centrale non è il tu
della Luna, ma l’io del poeta. La Luna di Montale ha corpo, ha una fisiologia. Leopardi invece
parla all’Idea. Per entrambi, l’oscurità senza
Luna significa «pazzia», “vaneggiamento”, così
come attesta una tradizione plurisecolare. The article identifies the you of the Stanze with
the Moon, finding a network of intertextual references and revealing a Leopardian substratum. In particular, Alla sua donna appears also
dedicated to the satellite and, in some respects,
approaches the contemplation of the Stanze. In
Leopardi's text, however, central is not the you
of the Moon, but the I of the poet. The Moon of
Montale has a body, a physiology. Leopardi, on
the other hand, speaks to the Idea. For both, the
moonless darkness means «pazzia», “vaneggiamento”, as a centuries-old tradition attests.
URI
https://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2022/05/maggio2022-11.pdfhttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7517