“Le magnifiche sorti” di una nazione irresponsabile. Leopardi, Alvaro, Rea e il carattere (politico) degli italiani.
Abstract
Il presente articolo è incentrato sul tema del sentimento politico nella cittadinanza italiana agli
occhi di tre autori. Se nel Discorso sopra lo stato
presente dei costumi degli italiani Leopardi denuncia l’assenza di moralità pubblica correlata
anche a fattori climatico-geografici, circa un secolo dopo, in L’Italia rinunzia?, Corrado Alvaro
parla invece di pesanti responsabilità civili del
paese, frutto di determinate dinamiche storiche.
Ancora più caustico il recente pamphlet di Ermanno Rea, La fabbrica dell’obbedienza. Il lato
oscuro e complice degli italiani, nel quale forme
del potere costituito hanno radici antropologiche
ormai incistate a livello sociale, tanto da costituire una sorta di identità servile collettiva. This article deals with the theme of political
sentiment in Italian citizenship in the eyes of
three authors. If in the Discorso sopra lo stato
presente dei costumi degli italiani Leopardi
denounces the absence of public morality also
correlated to climatic-geographical factors,
about a century later, in L’Italia rinunzia?,
Corrado Alvaro instead speaks of the country's
heavy civil responsibilities, the result certain
historical dynamics. Even more caustic is
Ermanno Rea's recent pamphlet, La fabbrica
dell’obbedienza. Il lato oscuro e complice degli
italiani, in which forms of established power
have anthropological roots now encysted at a
social level, so much so as to constitute a sort of
collective obsequious identity.