«Solo con sé solo»: l’esilio di Guido Gozzano dall’inettitudine alla vita al «viaggio per fuggire altro viaggio»
Abstract
Il saggio realizza un’analisi intorno al desiderio
continuo di Guido Gozzano di starsene «solo con
sé solo» vivendo quel «benessere sonnolento» che
lo allontana dalla «vita turbinosa». Questo esilio
volontario, recuperabile attraverso il connubio
inevitabile vita-letteratura che si realizza nel
poeta avvolto dalla malinconica consapevolezza
di una fine precoce, si declina dapprima nei Colloqui come senso di esclusione da un’esistenza che
«si ritolse tutte le sue promesse» per poi essere
portato a compimento nel «viaggio per fuggire altro viaggio» raccontato nelle pagine di Verso la
cuna del mondo, espressione di un desiderio di
evasione che dimostra un radicato senso di disagio e di rifiuto della realtà. A The essay carries out an analysis around Guido
Gozzano’s continuous desire to be «solo con sé
solo» living that «benessere sonnolento» that distances him from the «vita turbinosa». This voluntary exile, recoverable through the inevitable union between life and literature which takes place
in the poet surrounded by the melancholy awareness of an early end, is expressed first in the Colloqui as a sense of exclusion from an existence which
«si ritolse tutte le sue promesse» and then be completed in the «viaggio per fuggire altro viaggio»
told in the pages of Verso la cuna del mondo, an
expression of a desire to escape that demonstrates
a deep-rooted sense of unease and rejection of reality.
URI
https://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2024/06/42_5_bellissimo.pdfhttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7693