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dc.contributor.authorDel Sapio Garbero, Maria
dc.date.accessioned2013-11-18T10:55:03Z
dc.date.available2013-11-18T10:55:03Z
dc.date.issued2011
dc.identifier.citationDel Sapio Garbero, Maria. “Potenziamenti dello sguardo e ri-scritture dell’umano nell’età di Shakespeare.” «Testi e linguaggi» 5(2011):41-57. [Studi monografici. Letteratura e scienza, a cura di M. Bottalico, M.T. Chialant, L. Perrone Capano]en_US
dc.identifier.issn1974-2886en_US
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/10556/788
dc.description.abstractIl contributo interroga il conflitto di paradigmi conoscitivi che si manifesta, quale effetto della nuova scienza, in età early modern, e la frattura che si determina in un mondo ancora dominato da una visione organica della conoscenza. «Quale la retorica o la nuova retorica attraverso cui l’individuo, che come Shakespeare vive sulla faglia di questa frattura epistemica, si ri-concepisce e si ricolloca nel mondo?». Partendo dalla centralità assunta dallo sguardo e dal paradigma dell’osservazione rispetto a quello tradizionale e aprioristico della lettura, l’autrice cerca di dar risposta a questi quesiti, occupandosi in particolare della modalità teatralmente ostensiva e interrogativa della scienza anatomica in Europa, e delle relazioni che essa intrattiene con «l’esperimento conoscitivo che il teatro, e il teatro shakespeariano in particolare, offre tutti i giorni al pubblico elisabettiano su quel crinale temporale così straordinario per la storia della cultura inglese che si pone fra fine Cinquecento e inizio Seicento».en_US
dc.format.extentP. 41-57en_US
dc.language.isoiten_US
dc.publisherRoma : Caroccien_US
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoen_US
dc.titlePotenziamenti dello sguardo e ri-scritture dell’umano nell’età di Shakespeareen_US
dc.typeArticleen_US
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