AIPH 54 – La memoria delle catastrofi naturali. Il racconto delle esperienze e la loro divulgazione
Date
2020Author
Gribaudi, Gabriella
Zaccaria, Anna Maria
Zizzari, Sara
Lotti, Silvia
Moscaritolo, Gabriele
Longo, Maria Laura
Metadata
Show full item recordAbstract
Nonostante l’Italia sia uno dei paesi più colpiti da eventi catastrofici, il loro grado di
rimozione è, come è noto, piuttosto elevato. L’oblio domina nella memoria pubblica ma
caratterizza anche gli studi storico-sociali. Nei manuali di storia non se ne trova quasi
traccia e così nei più importanti lavori sulla vicenda nazionale. In età contemporanea si
assiste alla quasi totale eliminazione di quasi tutto ciò che è “naturale” dall’agenda degli
studi storici. I disastri “naturali” vengono considerati incidenti e per questo al di fuori del
controllo o azione umana e quindi il loro studio viene lasciato interamente alle scienze
dure.
In realtà i disastri sono esperienze sociali che segnano l’intersezione fra natura e cultura,
rappresentano un turning point nella vita pubblica e nelle vite private. La ricostruzione
storica della catastrofe è dunque la ricostruzione di un evento e insieme di un processo
sociale di trasformazione, che ha bisogno di confrontarsi con l’esperienza viva dei soggetti e
riportarne la memoria. Come le comunità hanno reagito di fronte al rischio, quali sono state
le pratiche empiriche per affrontare e reagire al disastro, quali le culture e le conoscenze
popolari, le categorie interpretative? Quali i traumatismi collettivi, i gaps, le omissioni?