AIPH 60 – Lo spazio pubblico e i monumenti
Date
2019Author
Ridolfi, Maurizio
Greci, Paola
Lorini, Alessandra
Staiti, Claudio
Lucaroni, Giorgio
Tedeschi, Massimo
Metadata
Show full item recordAbstract
Monumenti, statue e luoghi della memoria sono recentemente tornati al centro
dell’attenzione e delle controversie pubbliche e politiche in diverse parti del mondo,
talvolta con esiti drammatici. Gli interventi proposti in questo panel riguardano i conflitti
tra storia e memoria e il ruolo assunto dai simboli del passato negli eventi e nel dibattito
contemporaneo.
Rifletteremo su alcuni casi emblematici oggetto di discussione negli Stati Uniti e in
Italia. Discuteremo le vicende relative alla necessità di ri-contestualizzazione storica della
statua di Cristoforo Colombo del “Columbus Circle” di New York, bersaglio di critiche da
parte di un movimento che la considera un simbolo del genocidio dei popoli indigeni
americani, e la scomoda eredità dei simboli e dei monumenti celebrativi del passato
confederato in South Carolina all’origine degli scontri razziali innescati dal massacro di
Charleston, perpetrato da un giovane suprematista bianco in una chiesa afroamericana nel
giugno del 2015.
Tematiche che nel contesto italiano si sviluppano nel dibattito pubblico, politico e
accademico sul valore storico e simbolico dell’eredità architettonica fascista, in questo
caso con un focus particolare su Piazza della Vittoria a Brescia, al centro di un’operazione
urbanistica inaugurata nel 1932 e che ancora oggi suscita reazioni contrastanti e alimenta
un dibattito costante sulla memoria e sui valori estetici, architettonici e urbanistici che
continua a veicolare. Una necessità di chiarezza storica alla quale si propone di rispondere
un’iniziativa italiana di Public History (TT Talking Teens – Le statue parlano!) che ha dato
voce a 14 statue dislocate nelle piazze di Parma, trasformandole, attraverso l’impiego di
vari strumenti tecnologici, in veri e propri narratori storici con una proposta culturale ed
educativa indirizzata a tutti ma soprattutto ai giovani.