AIPH 14 – Processi di musealizzazione per la valorizzazione del patrimonio culturale. Analisi di alcuni casi
Date
2019Author
Colazzo, Salvatore
Savelli, Aurora
Manfreda, Ada
Rossi, Emanuela
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Il panel nasce dal concorso di differenti apporti disciplinari, ad attestazione della
pluralità di interessi scientifici che possono coaugularsi attorno alla Public History: una
storica (Savelli), una antropologa (Rossi), una psicopedagogista (Manfreda), un
pedagogista (Colazzo) si interrogano su processi di patrimonializzazione attivati
dall’impegno “dal basso” di soggetti che utilizzano tali processi per confermare e
sviluppare l’identità comunitaria.
I contributi di Ada Manfreda ed Emanuela Rossi attestano come il paesaggio possa
essere un terreno di confronto fra gruppi e interessi locali, in cui entrano in gioco le istanze
di salvaguardia e valorizzazione del territorio quali elementi di definizione identitaria. Ada
Manfreda ci illustra un intervento di sviluppo di comunità, grazie al quale si recuperano in
chiave divulgativa le opere di alcuni paesaggisti collocati fra fine Ottocento e inizi
Novecento.
Emanuela Rossi si sofferma sulla musealizzazione come punto d’arrivo dell’impegno di
un gruppo di persone che si battono per evitare la deturpazione del paesaggio a causa
dell’erosione generata dall’espandersi di alcune industrie. Elemento importante di questo
processo è il recupero autogestito delle memorie degli anziani, nell’intuizione che la
narrazione costituisca un elemento in grado di rafforzare e sviluppare l’identità che si
intende difendere.
Anche il contributo di Salvatore Colazzo indaga un percorso di musealizzazione,
fondato sullo scavo condotto a cura e con gli anziani di una comunità, che oggi si ritrova a
possedere una memoria di canti e narrazioni che deve essere conservata e adeguatamente
comunicata, per consentire una trasmissione dell’eredità culturale. Infine, il contributo di Aurora Savelli, esplorando un processo di musealizzazione che
coinvolge le contrade di Siena, la cui identità si disegna attorno al grande evento
comunitario del Palio, sottolinea come i luoghi deputati alla conservazione degli elementi
identitari della contrada si prospettino come spazi vivi e ricchi di relazionalità. Tutti e
quattro i contributi si interrogano sulla forza performativa della memoria, la quale diventa
elemento imprescindibile dell’identità e della continuità culturale fra le generazioni.