Una storia italiana: il Metello di Pratolini tra filologia e critica
Abstract
La monografia si basa sull’analisi critica, filologica e linguistica di un importante romanzo di Vasco Pratolini: Metello, il primo della trilogia Una storia italiana, che comprende Lo scialo e Allegoria e derisione. Il saggio, tra filologia e critica, propone lo studio evolutivo del romanzo. L’autore indaga e analizza le varianti d’autore tra il primo dattiloscritto, conservato nella Sala Manoscritti dell’Archivio Contemporaneo «Alessandro Bonsanti», costituito presso il Gabinetto Vieusseux a Firenze, e l’editio princeps del 1955. Il romanzo geneticamente maturò in un periodo cruciale del vissuto dell’autore e in una
temperie ricca di fermenti e di nuove parole d’ordine. Il mutato contesto storico – che, dopo la tragica esperienza del secondo conflitto mondiale e la lotta partigiana, andava ponendo interrogativi inediti, culturali ed etici – richiese per gli intellettuali e gli scrittori della sua generazione (si pensi, tra tutti, a Vittorini, Pavese, Moravia, Bernari, Alvaro, Fenoglio, Pasolini, Calvino), un rinnovato impegno morale e civile adeguato alle incerte condizioni del presente e alle profonde trasformazioni in atto, ma impose anche una ridefinizione del loro ruolo e della loro funzione nelle istituzioni e nella società.