Episodio 52. I Carabinieri e la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
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Date
2022-10-05Author
Carbone, Flavio <Tenente Colonnello, Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri>
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Con l'istituzione della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN) all'indomani della cosiddetta "marcia su Roma" del 28 ottobre 1922 furono ridisegnati gli equilibri tra le Forze dell'Ordine dell'epoca. Sciolto il corpo con funzioni di polizia direttamente dipendente dal ministero dell'Interno già alla fine del 1922, si dovette attendere il 1925 perché l'Interno avesse un nuovo organismo a totale disposizione: il corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza sotto l'attenta e potente guida di Arturo Bocchini, "Capo" della Polizia secondo la definizione che il fascismo attribuì al Direttore Generale per la Pubblica Sicurezza.
In tutto questo, l'Arma assistette a una lenta ma progressiva erosione di alcune funzioni a favore della MVSN e in particolare delle numerose "milizie speciali" che avevano precisi compiti di controllo soprattutto politico come dimostrarono ampiamente la milizia ferroviaria, portuaria, delle Strade e via dicendo.
In questo senso si può leggere una riduzione dei perimetri di responsabilità e competenza dei Carabinieri soprattutto attraverso i casi di studio dedicati alle Ferrovie dello Stato e al trasporto marittimo.
In sostanza, più che un controllo di polizia, era indispensabile esercitare un controllo politico limitando il dissenso e ponendo sotto sorveglianza sindacalisti e attivisti politici che più avevano contrastato l'ascesa del movimento fascista tra la fine del primo Conflitto Mondiale e il delitto Matteotti (10 giugno 1924).
URI
https://open.spotify.com/episode/7dm01wfjsylfa38ooCyspC?si=eaf9ea0aff454725http://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7743