Episodio 70. La Seconda Guerra Mondiale. La morte del Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Reali e la custodia di Mussolini
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2023-08-30Author
Carbone, Flavio <Tenente Colonnello, Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri>
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Care amiche, cari amici, benvenuti in un nuovo episodio di Storia dei carabinieri; siamo arrivati al settantesimo (70°) episodio della serie “normale”.
Con questo episodio tocchiamo il tema del luglio 1943: la morte del
Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Reali e la custodia di Mussolini con alcuni focus importanti relativi al ruolo dell’Arma dei Carabinieri e dei suoi componenti.
Iniziamo subito con il ricordare che il ruolo che i Carabinieri Reali ricoprirono in prima battuta fu determinante per le vicende politiche del nostro Paese tra il luglio e il settembre 1943.
In particolare ci sono due elementi che costituiscono l’essenza dell’episodio: la morte del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Reali, generale di corpo d’armata Azolino Hazon e del Capo
di Stato Maggiore del Comando Generale, colonnello Ulderico Barengo, avvenuta durante il bombardamento alleato di San Lorenzo il 19 luglio 1943, nonché il cosiddetto “arresto” e la conseguente
custodia di Mussolini.
Abbiamo scelto un ordine cronologico utile a far comprendere meglio come gli eventi sono concatenati.
Nel febbraio 1943, una nuova norma consente ai generali dei Carabinieri di raggiungere il grado di generale di corpo d'armata; si consente così a questi di accedere al gradino più alto: Comandante Generale. In effetti, il generale Azolino Hazon è colui che ne beneficia ma muore con il colonnello Barengo nel bombardamento di San Lorenzo nel luglio successivo, pochi giorni prima del Gran Consiglio del fascismo che sfiducia Mussolini e che darà il via al sovrano, Egli è dimesso dall'incarico di presidente del consiglio e gli subentra il maresciallo d?Italia Pietro Badoglio.
Ai Carabinieri il compito più delicato e più complesso di quelle ore: "arrestare" Mussolini e tenerlo in custodia.
I militari dell'Arma riescono a rispettare gli ordini sino al 12 settembre 1943, quando i paracadutisti tedeschi lo liberano dal luogo più remoto ove potesse essere custodito: l'albergo a Campo Imperatore.
Finisce la vicenda della custodia di Mussolini e inizia la tragedia della Repubblica Sociale Italiana, uno stato fantoccio composto da italiani solerti esecutori della volontà tedesca che portò all’uccisione di tanti altri italiani.
Iniziava in quelle ore la Guerra civile in Italia che terminò il 25 aprile 1945, diciassette mesi dopo.
Per approfondire:
De Felice Renzo, Mussolini e il Fascismo - La guerra civile 1943 - 1945, Einaudi 1997-1998
I Carabinieri 1814 – 1980, Roma, Ente Editoriale per l’Arma dei Carabinieri, 1980.
Dal Gran Consiglio al Gran Sasso in Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri, n. 4/2022, pp. 16-38.
URI
https://open.spotify.com/episode/4ZCnKx3IuOzjeZXbR2yf9g?si=l5unYLhlTVeW5dQqawxt-whttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7788