Galileo e Le lettere solari
Abstract
Una riflessione sullo stile di pensiero e sulle scelte linguistiche di Galileo
potrebbe significativamente prendere avvio da un singolare scambio epistolare
iniziato nel 1612, che vede come protagonisti Marco Welser, duumviro
di Augusta, Cristoph Scheiner, professore di matematica all’Università
di Ingolstadt, e, naturalmente, Galileo, che Welser aveva conosciuto quando
«gli [a Galileo] aveva sottoposto alcuni dubbi […] circa la montuosità
della luna». Le forme e i tempi di una conversazione a distanza tra Welser,
Scheiner e Galilei si iscrivono in una tipologia di discorso inteso a muovere
gli interlocutori intorno a un tema astronomico quale era quello delle
macchie solari, passando attraverso il fervente dibattito sulla “nuova scienza”
di cui, particolarmente a Venezia e a Padova, erano promotori, oltre
a Galilei, anche Paolo Sarpi e Santorio Santorio. Il dibattito a distanza di
Galileo con Welser e in particolare con Scheiner non manca di toni aspri, a
volte polemici: questo stesso dibattito si pone come prologo della riflessione
galileiana consegnata a opere come Il Saggiatore e il Dialogo sopra i due
massimi sistemi del mondo.