La fulmineità dell’aforisma. Riflessioni sul ruolo della metafora nella teoria della conoscenza di Georg Christoph Lichtenberg
Abstract
Grazie agli sviluppi del metodo sperimentale nell’ambito degli studi sull’elettricità
nel Settecento e al crescente interesse pubblico per fenomeni che
riguarderanno la neurologia nell’Ottocento, nel tardo illuminismo il campo
metaforico legato all’elettricità entra ampiamente a far parte del discorso
che concerne la creatività e l’esperienza sensibile dell’essere umano.
Molti tra gli aforismi raccolti da Georg Christoph Lichtenberg (1742-1799)
nei Sudelbücher sono riferiti a scoperte fatte nel campo dell’elettricità e a
osservazioni sui fenomeni di luce e diventano occasione per fronteggiare
l’eccesso di sistematicità del razionalismo cartesiano. Intuizioni ed “illuminazioni”
sono tipiche della forma breve quale è l’aforisma. Riuscendo
con singolare arguzia a creare associazioni di idee tra argomenti distanti
e a usare in modo spregiudicato il linguaggio scientifico, Lichtenberg si
serve di metafore per informare il lettore su un sapere in continua evoluzione
e per combattere i luoghi comuni della religione, i pregiudizi e la
superstizione.