AIPH 59 – Giocando è tutta un’altra storia
Date
2020Author
Mariotti, Samanta
Marotta, Nina
Louta, Katie
Romeo, Ilaria
Metadata
Show full item recordAbstract
L’insegnamento tradizionale, in special modo quello della Storia, è spesso percepito da
molti studenti come inefficace e noioso. Per quanto molti gli insegnanti di Storia si sforzino
di cercare nuovi approcci didattici, è ampiamente riconosciuto che il sistema scolastico di
oggi si trovi ad affrontare enormi problemi legati alla motivazione e al coinvolgimento
degli studenti. Una volta che questa convinzione si è radicata nelle menti dei bambini, la
Storia continuerà ad essere percepita come una materia complicata e poco interessante per
il resto della loro vita da adulti. Come riuscire a spezzare questo circolo vizioso?
L’impiego di giochi educativi come strumenti didattici è un approccio promettente in
ragione del fatto che essi riescono a essere efficaci perché non solo agiscono sul campo
della mera conoscenza, ma perché coinvolgono e permettono di esercitare anche altri tipi
di abilità come il problem solving, la collaborazione e la comunicazione. I giochi – tanto
nella loro dimensione tradizionale quanto in quella digitale – possiedono una straordinaria
potenza motivazionale: essi utilizzano infatti numerosi meccanismi per coinvolgere le
persone. L’approccio proprio della gamification suggerisce di utilizzare elementi di game
thinking e game design per migliorare il coinvolgimento e la motivazione di chi deve
apprendere.
In che modo possiamo dunque sfruttare questo tipo di approccio per stimolare la
conoscenza storica, per esplorare nuovi metodi di insegnamento e per comunicare eventi
storici al più ampio pubblico possibile?