AIPH 53 – La Storia a scuola come Public History?
Data
2020Autore
Panciera, Walter
Nocita, Michela
Portincasa, Agnese
Roberto, Umberto
Valseriati, Enrico
Metadata
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La sessione intende riflettere, attraverso la presentazione di casi concreti, sulle forme
di insegnamento/apprendimento della storia che non rientrano nella tradizionale dialettica
docente-discente. Ci si riferisce in particolare alle attività extracurriculari, generalmente
affrancate dalla necessità di una valutazione individuale, come le visite didattiche, i
cineforum, i laboratori (tradizionali e webinar), l’alternanza scuola/lavoro, e, più in generale,
le lezioni che ricorrono in maniera massiccia a media digitali. In queste occasioni lo stile
comunicativo e l’interazione con i discenti si avvicinano a quello dei public historians.
Inoltre, i materiali didattici utilizzati provengono spesso da agenzie formative e produzioni
editoriali estranee al mondo della scuola, quindi condizionate, nel linguaggio e nei contenuti,
dalle caratteristiche del pubblico cui si rivolgono e da specifici obiettivi culturali (talvolta
commerciali). In che modo approcci comunicativi differenti arricchiscono il percorso
didattico della classe? In che misura queste esperienze condizionano e valorizzano gli
insegnanti? Il ricorso a esperti esterni (guide, animatori, tutori) e a determinati prodotti
culturali (film, conferenze, mostre) può comportare il rischio di una deresponsabilizzazione
del docente e dei discenti? Del docente, perché delega ad altri la regia dell’esperienza.
Dei discenti, perché sottovalutano l’importanza di queste occasioni di crescita culturale,
separandole dalla routine spiegazione/verifica/voto.