AIPH 3 – Spazi e ambiti professionali per la Public History in Italia
Date
2019Author
Bertucelli, Lorenzo
Canovi, Antonio
Pezzica, Lorenzo
Scanagatta, Manfredi
Al Kalak, Matteo
Metadata
Show full item recordAbstract
Il rapido sviluppo della Public History verificatosi negli ultimi anni in Italia ha rivelato
alcune esigenze e necessità latenti nel panorama degli studi storici nel nostro paese e di
quanti si occupano di storia sia in senso strettamente disciplinare sia in un ambito più
largo, appunto pubblico. I due piani, pur con le loro specificità, sono evidentemente
sovrapposti.
In primo luogo, l'approccio proposto dalla Public History ha contribuito ad intensificare
il dibattito sul ruolo dello storico e della storia nel nostro presente e ad indagarne le ragioni
di una sua perdita di centralità nel discorso pubblico. Meno esplicitamente, ma con una
certa forza, ha riproposto la relazione tra ricerca e trasmissione del sapere, con una
declinazione che torna a chiamare in causa il profilo di una "missione civile" dello storico
ancora tutta da definire. In secondo luogo, sulla scorta dell'esperienza americana, la Public
History ha contribuito a rilanciare la discussione sulla necessità di aprire e individuare
spazi professionali al di fuori della scuola e dell'Università per lo storico che voglia
"portare la storia in pubblico" e lavorare "con il pubblico".
Queste diverse dimensioni si intrecciano e non sempre si accostano senza problemi: la
storia diventa quindi una "professione"? Con quali opportunità e con quali limiti? In quali
ambiti può effettivamente applicarsi la prospettiva della Public History senza tradire se
stessa? Cioè senza divenire mera risposta passiva ad una committenza e perdere il suo
slancio di lavoro condiviso con il pubblico e per il pubblico. Di queste e altre questioni si
discute a partire dalle esperienze sul campo di giovani public historian e dai diversi ambiti
di lavoro nei quali sono stati impegnati.