Ospitalità ed enogastronomia nella letteratura odeporica del Grand Tour: il caso dell'Umbria
Abstract
Il viaggio rappresenta un’occasione privilegiata per osservare le dinamiche sociali all’interno delle quali il cibo assume una forte valenza simbolica, divenendo elemento di confronto, di negoziazione
identitaria e di condivisione culturale. Attraverso l’esperienza enogastronomica, il viaggiatore ha la possibilità di decifrare codici culturali, comprendere tradizioni locali e immergersi nella quotidianità delle comunità incontrate. Muovendo da questa prospettiva, il presente contributo intende analizzare la funzione dell’ospitalità e dell’enogastronomia nei resoconti odeporici dei grand tourists in Umbria tra XVIII e XIX secolo. Le testimonianze dell’epoca non solo evidenziano un alto livello di attenzione riservata alla qualità dell’accoglienza, ma restituiscono anche un quadro vivido della tradizione culinaria locale. Particolare rilievo assume, in questo contesto, lo sguardo femminile: le viaggiatrici tendono a riferire con particolare accuratezza dettagli relativi a vitto e alloggio, aspetti riconducibili al lavoro di cura tradizionalmente associato alla sfera femminile. Travel offers a privileged opportunity to observe the social dynamics in which food acquires a strong symbolic value, becoming a medium for comparison, identity negotiation, and cultural exchange. Experiencing food-and-wine culture, travellers have the opportunity to interpret cultural meanings, understand local traditions, and immerse themselves in the everyday life of the communities they encounter. From this perspective, the present study seeks to examine the role of hospitality, food, and wine in the travel writings of Grand Tourists in Umbria between the 18th and 19th centuries. Accounts from the period not only reveal a pronounced sensitivity to the quality of accommodation, but also provide a vivid portrait
of the local culinary tradition. Of particular interest in this context is the female gaze: travel narratives authored by women often emphasise details related to meals and accommodation, which
are aspects rooted in traditionally gendered domains of domestic responsibilities and material care.