Riflessioni novecentesche recepite e tradotte: la «Tecnica del colpo di Stato» di Malaparte tra URSS e Russia
Abstract
Il saggio tratta di un’opera che ha affrontato dei temi sensibili del Novecento, che ragiona su alcuni dei protagonisti del secolo e li ritrae nel pieno della loro ascesa al potere: “Tecnica del colpo di Stato” di Curzio Malaparte. La “Tecnica”, pubblicata in Francia nel 1931 (e in Italia nel 1948 per Bompiani), ha consacrato Malaparte alla fama europea. Per diversi motivi, la sua vicenda è stata avvincente e di lungo corso specialmente in Russia, dove l’opera ha raggiunto il grande pubblico a cavallo tra il secolo scorso e il nostro. Si intende mostrare come uno dei maggiori interpreti del Novecento sia stato interpretato dalla cultura sovietica e russa, portando nel nuovo millennio tematiche che, pur sembrando ancorate a un dato momento storico, tendono ad essere universali e che, pur parlando dell’ascesa al potere dei totalitarismi del Novecento, dialogano con problematiche del tutto attuali. This essays deals with a book that has faced some of the most sensitive themes of the Twentieth Century, portraying its main characters while conquering power positions: Curzio Malaparte’s’Tecnica del colpo di Stato’. The book was written in 1930, after a travel in 1939 URSS, was published in France in 1931 and in Italy in 1948, for the editor Bompiani. It compares techniques and strategies of several putschs, combining political analysis and litarary fiction. In these pages Mussolini, Hitler, Lenin, Trockij and Stalin act like Malaparte’s characters, struggled with their power strategies, which have been described very varefully by the Author.