La linfa mortale: Lidia nella lirica barocca del Seicento

Abstract

Nella lirica barocca aumentano le situazioni e i particolari che possono entrare di diritto in poesia; al contrario della grande selettività di Petrarca, Marino e i marinisti preferiscono i dettagli inediti della realtà e, riguardo alla donna, offrono un ventaglio di bellezze tutte diverse ed impegnate in attività quotidiane o inserite in contesti non usuali. È il caso della ninfa Lidia, che alterna momenti di vita boschereccia a scenari inconsueti e inadeguati alla sua natura di divinità minore, trasformandosi talvolta in una contadina intenta alla mungitura, talvolta in una donna mortale in preda ad un demoniaco delirio.

In the Baroque lyric the sitautions and the details that can enter by right into poetry increase; unlike the great selectivity of Petrarca, Marino and the Marinists prefer the unpublished details of reality and, with regard to women, offer a range of beauties all different and engaged in daily activies or inserted in unusual contexts. This is the case of the nymph Lydia, who alternates moments of woodland life with unusual scenarios and inadequate to her nature as a minor deity, sometimes turning into a milking peasant, sometimes a mortal woman prey to a demoniac delirium.