«Vendicai l’offesa, / non compii tradimento!»: G. L. Passerini e una prova di poesia moderna nell’adattamento –riduzione in italiano della «Chanson de Roland»
Abstract
Il saggio analizza e ricostruisce criticamente e storicamente, alla luce delle teorie sulla traduzione formulate nell’ultimo decennio dell’Ottocento e nel primo del Novecento, la vicenda della traduzione in endecasillabi sciolti della “Canzone di Orlando dalla Chanson de Roland”, effettuata e pubblicata nel 1909 da G. L. Passerini, intellettuale, studioso di letteratura medievale, bibliotecario, accademico della crusca e noto dantista, sodale di G. d’Annunzio e di G. Pascoli, direttore della rivista di studi «Il Giornale Dantesco». Di lato interesse non soltanto l’operazione traduttiva di Passerini, una novità nel panorama letterario dell’epoca, ma soprattutto alcune recensioni critiche negative pubblicate all’uscita del volume. In the light of the theories on translation formulated during the last decade of nineteenth century and early twentieth century, this essay analyses and reconstructs, both critically and historically, the question of translation into unrhymed endecasyllables of ‘Orlando’s Song’, from the ‘Chanson de Roland’, which was carried out and published in 1909 by G. L. Passerini. An intellectual, a scholar of medieval literature, a librarian, a amember of the “Accademia della Crusca”, as well as a renowned dantist, Passerini was also acquainted with G. d’Annunzio and G. Pascoli, and was the editor of the journal «Il Giornale Dantesco» in Florence. What is of great interest is not only his translation, which stands out as a novelty in the literary landscape of the time, but also the negative critical reviews published when the volume came out.