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dc.contributor.authorGozzi, Alberto
dc.date.accessioned2022-02-21T12:14:21Z
dc.date.available2022-02-21T12:14:21Z
dc.date.issued2021
dc.identifier.citationGozzi, Alberto. “L’archivio come rappresentazione.” Sinestesie, XXI(2021): 133-143it_IT
dc.identifier.issn1721-3509it_IT
dc.identifier.urihttps://www.sinestesierivistadistudi.it/ritratto-di-sanguineti/it_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/5889
dc.identifier.urihttp://dx.doi.org/10.14273/unisa-3984
dc.description.abstractIl regista Alberto Gozzi propone di accostarsi alla Wunderkammer di Edoardo Sanguineti immaginando di usare «una struttura drammaturgica molto aperta e del tutto casuale per compiere un viaggio attraverso le schede». È un suggerimento funzionale non solo alla progettazione di uno «spettacolo solamente pensato» ma anche al viaggio che il lettore può immaginare attraverso i contributi raccolti in “Ritratto/i di Sanguineti”.
dc.format.extentP. 133-143it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherAvellino : Associazione culturale Internazionale Sinestesieit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.subjectEdoardo Sanguineti
dc.titleL’archivio come rappresentazioneit_IT
dc.typeJournal Articleit_IT
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