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dc.contributor.authorPiazza, Antonella
dc.date.accessioned2013-04-19T10:55:48Z
dc.date.available2013-04-19T10:55:48Z
dc.date.issued2009
dc.identifier.citationPiazza, Antonella. “Recycling Macbeth.” «Testi e linguaggi» 3(2009): 279-292. [Studi monografici. Letteratura e altri saperi, a cura di L. Perrone Capano e C. Perugini]en_US
dc.identifier.issn1974-2886en_US
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/10556/591
dc.description.abstractIl film shakespeariano tra le discipline accademiche occupa ancora uno spazio,per così dire, “transizionale” tra critica letteraria e cinema. L’articolo sostiene che nel processo degli adattamenti cinematografici, gli archetipi shakespeariani – Amleto, Lear, Macbeth – hanno influenzato i generi cinematografici e ne sono stati influenzati, a loro volta. Nel caso di Macbeth, le riscritture per il cinema di questo paradigma della pulsione acquisitiva prendono le mosse e sono seguite dagli sviluppi dei film noir sulla mafia. Per esempio, Gomorra, un recente successo di questo genere, condivide parecchi elementi con gli adattamenti sia tradizionali che più recenti del testo di Shakespeare.La preoccupazione per il “riciclaggio” (centrale anche nel film italiano), per esempio, conferisce una svolta tematica contemporanea ai cosiddetti GangaMacbeth e una dimensione metacinematica al film shakespeariano in generale.en_US
dc.format.extentP. 279-292en_US
dc.language.isoenen_US
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoen_US
dc.titleRecycling Macbethen_US
dc.typeArticleen_US
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