La storia impossibile, ovvero dell’impossibilità della Storia. Il teatro di Daniele Timpano
Abstract
Gli spettacoli di Daniele Timpano raccontano o mettono in scena storie frammentarie e discontinue che
si disgregano in intrecci senza fabula e che talora
non approdano nemmeno a uno scioglimento finale.
La disorganicità programmatica delle pièce dell’autore-attore riflette una concezione post-moderna
della Storia, per cui al teatro è negata la possibilità
di conoscere e comprendere un divenire storico che
appare caotico e privo di certezze assolute. In questo
consiste la principale differenza tra Timpano ed i
vari narratori (Marco Paolini, Ascanio Celestini, ecc.)
che negli ultimi trent’anni hanno utilizzato la scena
come spazio/tempo deputato ad investigare e spiegare le aporie del presente o del passato prossimo. Daniele Timpano’s shows tell or stage fragmentary
and discontinuous stories that break up into plot sequences without a fabula and that sometimes do not
even reach a final denouement. The intentional incoherence of the actor-author’s plays reflects a postmodern conception of History, so that the theatre is
denied the possibility of knowing and understanding
a historical process which is seemingly chaotic and
without absolute certainties. This is the main difference between Timpano and the so called “narratori”
(Marco Paolini, Ascanio Celestini, ecc.) who in the
last thirty years have used the stage as a place and
time to investigate and explain the contradictions of
the present or of the recent past.