La scienza in una prospettiva di genere: una riflessione a partire dal “Frankenstein” di Mary Shelley
Abstract
La lettura (o, meglio, la rilettura) delle pagine del celebre romanzo Frankenstein; or The Modern Prometheus – scritto nel 1816 e pubblicato anonimo dalla giovane Mary Shelley nel 1818 – può aiutare, tra le
altre cose, a riflettere, sulla scia degli studi di genere avviati a partire dagli ultimi decenni del Novecento, su quale sia stato il rapporto fra le donne e la scienza nelle diverse epoche e su quale sia – superando
misconoscimento e silenzi – l’apporto che esse hanno dato al progresso dei saperi scientifici. Reading (or, rather, re-reading) the pages of the famous novel Frankenstein; or The Modern Prometheus –
written in 1816 and published anonymously by the young Mary Shelley in 1818 – can help, among other things,
to reflect, in the wake of the gender studies initiated since the last decades of the Twentieth century, on what has
been the relationship between women and science in the different eras and what – overcoming misrecognition
and silences – their contribution to the progress of scientific knowledge.