Sottrazione internazionale dei minori e diritto UE: gli effetti positivi dell’adesione dell’UE alla Convenzione di Istanbul e della futura direttiva sulla lotta alla violenza domestica
Abstract
After briefly outlining the growth of the phenomenon of international child
abduction committed by mothers who are victims of violence, this contribution will
highlight the gaps that currently exist in the field of transnational protection measures
for women victims of violence and then attempt to propose a solution. Over the years,
the discipline of Regulation (EU) No 606/2013 dedicated to the mutual recognition
of international protection orders combined with the Brussels I-bis and Brussels IIbis and -ter Regulations has proven ineffective, as has the mechanism developed by
Directive 2011/99/EU on the European Protection Order (EPO), confirmed by its rare
practical applications. A combined reading of the Istanbul Convention, to which the
European Union has recently acceded, together with the proposal for a Directive on
combating violence against women and domestic violence, could concretely be the
valve through which to ensure protection for mothers who are victims of genderbased violence during the proceedings for the return of the child. Premessi brevi cenni sulla crescita del fenomeno della sottrazione
internazionale di minore commesso da madri vittime di violenza, il presente
contributo evidenzierà le lacune attualmente esistenti in materia di misure di
protezione transnazionali delle donne vittime di violenza e successivamente tenterà
di proporre una sua soluzione. Negli anni, la disciplina del Regolamento (UE) n.
606/2013 dedicata al riconoscimento reciproco degli ordini di protezione
internazionale combinata con i Regolamenti Bruxelles I bis e Bruxelles II bis e ter si
è dimostrata inefficace come altresì il meccanismo messo a punto dalla direttiva
2011/99/UE sull’ordine di protezione europeo (EPO), confermato dalle sue rare
applicazioni pratiche. Una lettura congiunta della Convenzione di Istanbul, cui ha da
poco aderito l’Unione europea, nonché della proposta di Direttiva sulla lotta alla
violenza contro le donne e alla violenza domestica potrebbe concretamente
rappresentare la valvola attraverso la quale garantire una protezione delle madri
vittime di violenza di genere durante il procedimento di ritorno del minore.