L’esercizio dei poteri di controllo dello Stato di approdo nei confronti di navi straniere destinate a sistematica attività di ricerca e soccorso marittimo di persone
Abstract
This article deals with the issue of the Port State Control through the
analysis of the judgement delivered by the Court of Justice of the European Union on
1 August 2022. The Court was called upon by the Sicilian Regional Administrative
Court to give a preliminary ruling about the interpretation of Directive 2009/16/EC
on Port State Control and of the 1974 International Convention for the Safety of Life
at Sea, in the context of two sets of proceedings concerning the grounding, by the
Italian Maritime Authority, of two private foreign vessels systematically engaged in
searching and rescuing migrants at sea while certified and classified as cargo vessels
by their flag State. The article analyses the recent Italian regulation on the
management of migratory flows, the Decree-Law 2 January 2023, no. 1, so-called
Piantedosi. Il presente articolo tratta la tematica relativa al potere di controllo dello
Stato di approdo attraverso l’esame della sentenza resa il 1° agosto 2022 dalla Corte
di giustizia dell’Unione europea che è stata chiamata dal Tribunale amministrativo
regionale della Sicilia a pronunciarsi sull’interpretazione della direttiva 2009/16/CE
sul Port State Control e della Convenzione sulla salvaguardia della vita umana in
mare del 1974 nell’ambito di due giudizi riguardanti altrettanti provvedimenti di
fermo adottati dall’Autorità marittima italiana nei confronti di due navi private
straniere svolgenti sistematicamente operazioni di ricerca e soccorso di migranti in
mare seppure classificate e certificate come navi da carico. L’articolo esamina la
recente normativa nazionale in materia di gestione dei flussi migratori, il decretolegge 2 gennaio 2023, n. 1, c.d. Piantedosi.