A computational approach to investigate the interactions between potential pharmacological chaperones and GALT enzyme
Abstract
Classic galactosemia is an inborn error of metabolism associated with mutations that 
impair the activity and the stability of the dimeric enzyme galactose-1-phosphate 
uridylyltransferase (GALT), which catalyzes the third step in galactose metabolism. 
Out of more than 300 known mutations, p.Gln188Arg, a missense mutation located at 
the active site and in the dimer interface, is the most frequently found for GALT. It 
causes the almost total inactivation of the enzyme and impairs its stability, resulting in 
the most severe phenotype of the disease. In the past, and more recently, the structural 
effects of this mutation were deduced on the static structure of the wild-type human 
enzyme; however, we feel that a dynamic view of the protein is necessary to deeply 
understand their behavior and obtain tips for possible therapeutic interventions.
We performed molecular dynamics simulations of both wild type and p.Gln188Arg 
GALT proteins in the absence or in the presence of the substrates in different conditions 
of temperature. Our results suggest the importance of the intersubunit interactions for 
the correct activity of this enzyme and can be used as a starting point for the search of 
drugs able to rescue the activity of this enzyme in galactosemic patients. 
Since no treatments, including the current one (the removal of galactose from the diet), 
are adequate to solve lifelong physical and cognitive disability, some research groups 
started searching for pharmaceutical chaperones towards GALT. Pharmaceutical 
chaperones are small molecules able to bind specific target proteins and to stabilize 
their native conformation or to correct misfolding in proteins affected by mutations 
thus rescuing their original function. In particular, it has been found that arginine was 
able to rescue the activity of several mutant GALT enzymes including p.Gln188Arg in 
a bacterial model of the disease. However, more recently, this rescue was not confirmed 
testing Arg directly on four galactosemic patients affected by p.Gln188Arg mutation. 
Given that no molecular characterization of the possible effects of arginine on GALT 
has been performed, and given that the number of patients treated with arginine is 
extremely limited for drawing definitive conclusions at the clinical level, we performed 
computational simulations to predict the interactions (if any) between this amino acid 
and the enzyme. Our results do not support the possibility that arginine could function 
as a pharmacochaperone for GALT, but information obtained by this study could be 
useful for identifying, in the future, possible pharmacochaperones for this enzyme.
Simultaneously, we wondered if there might be an allosteric site in the GALT enzyme 
and if it could be used as a target to develop new pharmacochaperones for this enzyme. 
Through a computational predictor and considering our previous results, we identified 
a potential allosteric site corresponding also the to portion of the enzyme to which 
arginine interacts. This potential allosteric site can be a target for new candidate 
pharmachochaperones for human GALT. 
A possible interaction between putative pharmacochaperones was simulated by 
molecular docking of both wild type and p.Gln188Arg GALT proteins. Starting from 
the best conformation of docking, the next step was to proceed with the search for 
pharmacophores, using the method of receptor-based pharmacomodelling. This led to 
the identification of five new ligands, which were selected for further docking on the 
allosteric site. All ligands selected showed promising results. These results were used 
to set up further molecular dynamics studies that are currently ongoing. 
Preliminary tests of these ligands on fibroblasts from galactosemic patients showed 
their ability to lower galactose-1-phosphate concentration when fibroblasts are stressed 
by galactose. These preliminary data obviously need to be confirmed, but they are 
promising for the development of pharmacochaperon therapy for galactosemia. [edited by Author] La galattosemia classica è un disturbo metabolico genetico raro causato da mutazioni 
che compromettono l'attività e la stabilità dell'enzima dimerico galattosio-1-fosfato 
uridiltransferasi (GALT), che catalizza la terza fase del metabolismo del galattosio. Tra 
le oltre 300 mutazioni note, p.Gln188Arg, una mutazione missenso situata nel sito 
attivo e all'interfaccia del dimero, è la più frequentemente riscontrata per l’enzima
GALT. Essa causa l'inattivazione quasi totale dell'enzima e ne compromette la stabilità, 
determinando il fenotipo più grave della malattia. In passato, e più recentemente, gli 
effetti strutturali di questa mutazione sono stati dedotti dalla struttura statica 
dell'enzima umano wild-type; tuttavia, abbiamo ritenuto che una visione dinamica della
proteina fosse necessaria per comprenderne a fondo il comportamento e ottenere 
suggerimenti per possibili interventi terapeutici. Abbiamo, perciò, eseguito simulazioni 
di dinamica molecolare della proteina GALT wild-type e del mutante p.Gln188Arg, in 
assenza o in presenza dei substrati, in diverse condizioni di temperatura. I nostri 
risultati suggeriscono l'importanza delle interazioni intersubunitarie per una corretta 
attività di questo enzima e possono essere utilizzati come punto di partenza per la 
ricerca di farmaci in grado di ripristinare l'attività di questo enzima nei pazienti 
galattosemici. 
Poiché l'attuale trattamento della malattia (l'eliminazione del galattosio dalla dieta) non
è adeguato a risolvere la disabilità fisica e cognitiva dei pazienti galattosemici, che può 
durare tutta la vita, alcuni gruppi di ricerca hanno iniziato a cercare farmacochaperoni 
per GALT. I farmacochaperoni sono piccole molecole, in grado di legare specifiche 
proteine bersaglio, che possono stabilizzare la loro conformazione nativa o addirittura 
correggere il misfolding di proteine affette da mutazioni, ripristinando così la loro 
funzione originale. In particolare, si è scoperto che l'arginina era in grado di ripristinare
l'attività di diversi enzimi mutanti di GALT, tra cui p.Gln188Arg, in un modello 
batterico della malattia. Tuttavia, recentemente, testando l'arginina direttamente su 
quattro pazienti galattosemici affetti dalla mutazione p.Gln188Arg, questo ripristino
funzionale non è stato confermato. Dato che non sono state effettuate caratterizzazioni 
molecolari dei possibili effetti dell'arginina nei confronti di GALT e dato che il numero 
di pazienti trattati con arginina è estremamente limitato per trarre conclusioni definitive 
a livello clinico, abbiamo effettuato simulazioni computazionali per prevedere le 
interazioni (se esistono) tra questo aminoacido e l'enzima. I nostri risultati non 
supportano la possibilità che l'arginina possa funzionare come farmacochaperone per 
GALT, ma le informazioni ottenute da questo studio potrebbero essere utili per 
identificare, in futuro, possibili farmacochaperoni per questo enzima.
Allo stesso tempo, ci siamo chiesti se potesse esistere un sito allosterico nell'enzima 
GALT e se potesse essere usato come bersaglio per sviluppare nuovi farmacochaperoni 
per questo enzima. Attraverso un predittore computazionale e considerando i nostri 
precedenti risultati, abbiamo identificato un potenziale sito allosterico corrispondente 
anche alla porzione di interazione dell'enzima con l'arginina. Questo potenziale sito 
allosterico può essere un bersaglio per nuovi farmacochaperoni, che abbiamo 
identificato come candidati per l'enzima GALT umano. 
Mediante docking molecolare, è stata simulata una possibile interazione tra i nuovi 
farmacochaperoni e le proteine GALT wild type e p.Gln188Arg. Partendo dalla 
migliore conformazione del docking, il passo successivo è stato quello di procedere 
con la ricerca di farmacofori, utilizzando un medoto chiamato “receptor-based”. Ciò 
ha portato all'identificazione di cinque nuovi ligandi, che sono stati selezionati per un 
ulteriore docking sul sito allosterico. Una prima analisi rivela che tutti i ligandi 
selezionati hanno dato risultati promettenti. Questi risultati sono stati utilizzati per 
impostare ulteriori studi di dinamica molecolare, che sono attualmente in corso. Inoltre, 
risultati preliminari eseguiti su fibroblasti di pazienti galattosemici hanno suggerito che 
questi composti siano in grado di migliorare l'attività dell'enzima.
Test preliminari di questi ligandi su fibroblasti di pazienti galattosemici hanno mostrato 
la capacità di tutti di abbassare la concentrazione di galattosio-1-fosfato quando i 
fibroblasti sono stressati dal galattosio. Questi dati preliminari devono ovviamente 
essere confermati, ma sono dati promettenti per lo sviluppo di una terapia basata su 
farmacochaperoni per la galattosemia. [a cura dell'Autore] 

