Tra eloquenza e teatralità: i prologhi dialogati in della Porta e Andreini
Abstract
Tra Cinque e Seicento l’argomentazione, la retorica e il teatro fanno registrare una suggestiva
osmosi grazie alla fiorente produzione di prologhi
anche avulsi, nel loro breve ordito, dal tessuto
stesso della commedia di cui sono parte integrante. Utilizzati spesso per evidenziare le teorie
teatrali dei commediografi, i prologhi hanno
come caratteristica portante quella del dialogo.
Accade a pochi anni di distanza nel La Furiosa di
della Porta (1609) e nel Prologo in dialogo fra
Momo e la Verità di Andreini (1612). L’accostamento dei due autori non si esaurisce nell’alveo di
questa omologa suggestione, ma si colloca in
quella zona liminare tra drammi scritti e teatro
puro che punta sulla spettacolarità; nella linea di
confine, sempre più inconsistente, che separa l’attività teatrale dalla letteratura drammatica. Between the sixteenth and seventeenth centuries,
argumentation, rhetoric and theater show an
evocative osmosis thanks to the flourishing production of prologues also detached, in their short
warp, from the very fabric of the comedy of which
they are an integral part. Often used to highlight
the theatrical theories of playwrights, the prologues have as their main feature that of dialogue.
It happens a few years later in La Furiosa by della
Porta (1609) and in Andreini's Prologue in dialogue between Momo and La Verità (1612). The
juxtaposition of the two authors does not end in
the bed of this homologous suggestion, but is located in that liminal area between written dramas and pure theater that focuses on spectacularity; in the increasingly inconsistent borderline
that separates theatrical activity from dramatic
literature.