Politicamente scorretto: il teatro di Ascanio Celestini oltre (nonostante) Ascanio Celestini
Abstract
Le prime produzioni di Ascanio Celestini, agli inizi
del nuovo Millennio, hanno contribuito in modo
determinante alla definizione degli stilemi drammaturgici e performativi del cosiddetto “teatro di
narrazione”. Alcune delle più recenti creazioni
dell’autore-attore romano, al contrario, sembrano problematizzare non solo il cliché dell’attore-affabulatore che racconta una storia ad un
audience compartecipe e coinvolto, ma soprattutto il rapporto con lo spettatore: non più un rapporto di complicità, imperniato sulla condivisione
dei medesimi valori etico-politici, ma piuttosto un
atteggiamento provocatorio finalizzato a svelare
le contraddizioni di quello stesso pubblico progressista che, fin dalle origini, costituisce il pubblico deputato del teatro di Celestini. Ascanio Celestini’s first productions, at the beginning of the new millennium, contributed to defining the dramaturgical and performative features
of the so-called “teatro di narrazione” (narrative
theatre). Some of his most recent creations, instead, seem to render problematic non only
the cliché of the actor who tells a story to a participating and involved audience, but most of all the
relationship with his audience: no longer based on
complicity, on shared ethical and political values,
but rather on a provocative attitude aimed at unveiling the contradictions of those progressive
spectators which, from the beginning, constitute
Celestini’s appointed theatre audience.
URI
https://sinestesieonline.it/wp-content/uploads/2023/05/16_Sinestesieonline39_Soriani.pdfhttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7596