Episodio 43. La Grande Guerra dei Carabinieri. I Carabinieri tra la gente
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Date
2022-06-01Author
Carbone, Flavio <Tenente Colonnello, Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri>
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L'episodio affronta il ruolo dei Carabinieri a favore della popolazione nel corso del primo Conflitto Mondiale. Oltre al servizio svolto al fronte, i Carabinieri continuarono ad assolvere quello di sicurezza e ordine pubblico, il servizio d'istituto a favore dei cittadini. Tuttavia, furono attribuiti ai militari dell'Arma nuovi compiti connessi con la situazione bellica che andarono a sommarsi con quanto già era loro assegnato, aggravando una situazione in cui il deficit di personale e il richiamo della classi più anziane per il servizio sul territorio limitava l'azione dell'Arma.
D'altro canto, furono sempre i Carabinieri a svolgere numerosi servizi anche al di fuori delle normali attribuzioni come nel caso del soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto della Marsica del 1915 o nel ripristino dei servizi pubblici essenziali come durante il periodo di governo della città di Gorizia lasciata solo con lo sfondamento di Caporetto.
La tutela dei cittadini, da sempre caratteristica dei compiti tradizionali dell'Arma, arrivò spesso ad atti di estremo coraggio anche al di fuori delle trincee. Emblematico il comportamento del brigadiere Martino Veduti il quale, di servizio di vigilanza a una polveriera nel comune di Lugo di Romagna, la notte del 14 agosto 1918, "accortosi che una bomba con miccia accesa era stata collocata a scopo di attentato nelle immediate vicinanze di grosso deposito di esplosivo, percepita rapidamente la gravissima situazione, senza esitare, noncurante dell'incombente sicuro pericolo per la sua esistenza, con saldo animo, nobile esempio di eccezionali virtù militari e di sublime attaccamento al dovere, afferrò l'ordigno e, non riuscendo a svellere colle mani il brevissimo tratto di miccia ancora incombusta, la strappò coi denti, sventando così la imminente esplosione" Lugo (Ravenna), 14 agosto 1918" secondo quanto attestato dalla motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Il legame tra l'Arma dei Carabinieri e la gente si consolidò nell'elemento simbolico della bandiera nazionale donata dai comuni alle Stazioni. Fu infatti proprio durante il primo conflitto mondiale che prese il via quest'iniziativa, destinata a divenire una tradizione perpetuata sino ai giorni nostri. Fu il sindaco di un piccolo centro ligure, Castelnuovo Magra, a far dono del tricolore alla locale Stazione dell'Arma tenuto conto che tali piccoli comandi sino a tale momento non avevano l'autorizzazione a inalberare la bandiera nazionale.
Il testo di questo episodio è stato estratto e rielaborato dal volume a cura di Flavio Carbone "La Grande Guerra dei Carabinieri", Roma, 2020, Ministero della Difesa - Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri - Ufficio Storico. In particolare si tratta del paragrafo "Carabinieri tra la gente" di Laura Secchi.
URI
https://open.spotify.com/episode/5LaRgYmYpYVq2jMIA0yKgx?si=860dae46a2494d1fhttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7733