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dc.contributor.authorCarbone, Flavio <Tenente Colonnello, Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri>
dc.date.accessioned2024-11-06T10:30:44Z
dc.date.available2024-11-06T10:30:44Z
dc.date.issued2022-07-13
dc.identifier.citationLa Grande Guerra dei Carabinieri. I Carabinieri all'estero. Ep. 46, <<Storia dei Carabinieri>> di Flavio Carbone, 13.07.2022, 11 min, Podcast, https://open.spotify.com/episode/6HzZscFYR7WcMvKObfFWpE?si=gCSao34PRV67EVW1kqDSkgit_IT
dc.identifier.urihttps://open.spotify.com/episode/6HzZscFYR7WcMvKObfFWpE?si=gCSao34PRV67EVW1kqDSkgit_IT
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7737
dc.descriptionConsultare la pagina https://linktr.ee/storiadeicarabinieri per informazioni sul progettoit_IT
dc.descriptionÈ possibile ascoltare il podcast su: Spreaker Podcast Player, Apple Podcasts, Spotify, iHeartRadio, Google Podcasts, Castbox, Podcast Addict, Podchaserit_IT
dc.description.abstractL'episodio è dedicato a quello che i Carabinieri fecero all’estero. In linea generale, su tutti i fronti, le sezioni e i plotoni di Carabinieri con funzioni di polizia militare seguirono i contingenti dell’Esercito sia in Europa, sia in Medio ed Estremo Oriente, raggiungendo località sconosciute ai più in quegli anni, come Vladivostok o Pechino. Per rimanere in Europa, si può considerare al ruolo dei Carabinieri in un fronte oggi poco ricordato, l’Albania, dove un corpo di spedizione italiano garantì durante l’intero arco del conflitto il possesso del porto di Valona e il controllo del Canale d’Otranto. Lì, i militari dell’Arma, oltre alle tante attribuzioni, addestrarono una gendarmeria locale riuscendo a trasformare i malandati e, in certi casi, inetti gendarmi ottomani presenti sul territorio, in una forza dell’ordine che ricalcava il modello dell’Arma. Anche in questo caso dunque i Carabinieri non furono impiegati solo in qualità di polizia militare, ma più propriamente di forza dell’ordine attraverso un’attività che si potrebbe definire di nation building condotta attraverso la ricostituzione di forze di polizia efficienti. Sicuramente, il Carabiniere più conosciuto per il ruolo svolto all'estero durante il primo Conflitto Mondiale fu il maggiore Cosma Manera. Con pochi uomini, ampia autonomia e superando difficoltà incredibili riuscì a individuare e recuperare in tutta la Russia devastata dalla rivoluzione e dalla guerra civile numerosi cittadini di quelle che poi furono riconosciute come le terre redente secondo la narrazione risorgimentale. Tali uomini in servizio nell'esercito austro-ungarico furono catturati dai russi durante i combattimenti sul fronte orientale e quindi con il collasso dell'impero zarista si adattarono anche a svolgere umilissime funzioni pur di sopravvivere. Manera e i suoi uomini individuarono molti di questi e a portarli a Vladivostock dove furono armati ed equipaggiati e, su base volontaria, addestrati per un possibile impiego bellico in Estremo Oriente. Infine, questi uomini ritornarono alle loro case al termine dell'esigenza di mobilitazione dall'altra parte del mondo Su Manera vi rimandiamo al volume scritto da Paolo Formiconi di cui abbiamo parlato nel corso dell’intervista n. 4 dedicata al volume da lui scritto intitolato per l’appunto “Gli Italiani in Siberia”.it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.publisherLa Grande Guerra dei Carabinieri. I Carabinieri all'estero. Ep. 46, <<Storia dei Carabinieri>> di Flavio Carbone, Podcastit_IT
dc.sourceUniSa. Sistema Bibliotecario di Ateneoit_IT
dc.titleEpisodio 46. La Grande Guerra dei Carabinieri. I Carabinieri all'esteroit_IT
dc.typeRecording, acousticalit_IT
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